FMI e ANCMA ottengono rassicurazioni su circolazione stradale in fuoristrada
“Il decreto […] non può (e non vuole) introdurre norme innovative o restrittive aventi ad oggetto […] la transitabilità o la fruibilità della viabilità forestale; né tantomeno può produrre effetti interdittivi della possibilità di organizzare attività ludico-sportive nelle aree bosco”. È questo il contenuto del parere che Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) e FMI (Federazione Motociclistica Italiana) hanno ricevuto dall’ufficio legislativo del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali sulle disposizioni del Decreto 28 ottobre pubblicato in Gazzetta ufficiale lo scorso 1° dicembre.
Dopo aver chiesto chiarimenti e preso posizione contro quelle che apparivano come norme che avrebbero seriamente compromesso la pratica dell’enduro, il mototurismo in fuoristrada e lo svolgimento delle manifestazioni sportive off-road, le due realtà istituzionali ottengono oggi un’ulteriore rassicurazione, che sembra mettere la parola fine alle polemiche nate dopo la pubblicazione del Decreto.
In una nota congiunta diffusa stamane il Presidente di FMI Giovanni Copioli ha ringraziato il MIPAAF “per aver voluto fornire una interpretazione ufficiale a questo decreto, che ci ha finora messo in difficoltà”.
“Mi auguro davvero – ha commentato Copioli – che tale interpretazione possa trovare riscontro positivo presso le regioni e che vengano dissipati tutti i dubbi sollevati dagli uffici regionali da noi interpellati in occasione dell’organizzazione di manifestazioni sportive anche di altissimo livello, come il Mondiale di Enduro a Carpineti, e che finalmente vengano rimossi tutti gli ostacoli che ci sono stati posti. Anche in considerazione del fatto che le manifestazioni sportive ed escursionistiche costituiscono un importante momento di promozione dei territori sui quali insistono”.
“Soddisfatto per l’esito della serrata interlocuzione e della positiva collaborazione sviluppatesi con il Governo” anche Paolo Magri, Presidente di ANCMA, che ha sottolineato “il valore di un’industria che, solo in Italia, supera i 7 miliardi di euro, occupa nella sua filiera più di 100mila addetti, abbraccia centinaia di migliaia di appassionati ed è da sempre in prima fila per proporre sul mercato prodotti e soluzioni di mobilità sempre più sostenibili e tecnologicamente avanzate”.