Assistenza all’autonomia degli alunni con disabilità sensoriale: chiediamo garanzie alla R Marche
Tale assistenza infatti dopo il 31 Dicembre 2014 ha cessato in qualche provincia di essere erogata, mentre in altre viene svolta in modo precario e senza risorse destinate, dal momento che la riforma delle province le ha formalmente private di questa competenza.
La conferenza dei Capigruppo del Consiglio Regionale ha ricevuto per oltre un’ora il gruppo dei manifestanti i quali, attraverso i dirigenti delle due associazioni e le parole accorate di alcuni genitori, hanno formulato la perentoria richiesta che la Regione decida al più presto chi dovrà gestire l’assistenza didattica domiciliare ai bambini non vedenti e non udenti.
Essi hanno inoltre proposto alla Regione un confronto su temi concreti mediante la presentazione di un documento integrativo rispetto a proposte già in possesso della 5° Commissione Consiliare.
I dirigenti delle due associazioni hanno distribuito un comunicato a tutti i consiglieri regionali ed alla stampa per informarli sulla situazione di disagio che si è venuta a creare nelle famiglie dei bambini e presso le operatrici dopo la riforma Delrio.
Il Presidente del Consiglio Regionale Solazzi, la Vicepresidente Ortenzi e il Consigliere Camela hanno espresso la disponibilità ad affrontare il problema presso la 5° Commissione per un percorso legislativo accelerato. Terminata la riunione, il Vicepresidente Regionale Canzian incontrato dai convenuti nei pressi dell’aula consiliare, ha assicurato il proprio impegno per stabilire entro la fine di Gennaio le deleghe per l’attribuzione delle competenze e quindi anche del servizio di assistenza domiciliare.
La nostra perplessità comunque consiste nel fatto che, per quanto sollecitate, le autorità regionali non hanno dato indicazioni certe in merito alle fonti di finanziamento di questo prezioso servizio assistenziale.
Questa Presidenza Regionale UICI invita tutta l’ Associazione , i genitori e gli operatori a mantenere alta l’attenzione sul tema dell’assistenza domiciliare, poiché il pericolo è quello di vederla fortemente ridotta o sottoposta al reddito ISEE delle famiglie.
Dovremo essere tutti partecipi e uniti, dal momento che il rischio di non trovare risorse è veramente alto.
Potremmo anche essere costretti a ritornare ad Ancona, ma questa volta in tanti, tutti, per far sentire la nostra voce.