Ascoli Picchio 1898, Cosmi, sono rimaste sei partite che vanno affrontate con concentrazione
A meno di quarantott’ore dalla gara con la Cremonese, Mister Cosmi ha parlato così in conferenza stampa:
“Soltanto domani al termine della rifinitura potremo sciogliere i dubbi sui calciatori che recupereremo: D’Urso ha un problema virale e fino ad oggi non si è allenato, Pinto e Bianchi speriamo di recuperarli per la partita col Perugia o per il turno infrasettimanale. Mengoni col Parma è sceso in campo solo per la sua voglia di giocare perché nel riscaldamento si è bloccato con la schiena e il suo apporto non è stato quello che pensavamo, è stato in campo finché ha potuto; oggi ha provato ad allenarsi, ma ha avuto un risentimento alla schiena e si è fermato. Lanni ha avuto un problema al polpaccio e anche lui è da valutare. Martinho è fra color che son sospesi, non può correre. L’umore della squadra? E’ chiaramente condizionato dai risultati, ma sono rimaste sei partite che vanno affrontate con concentrazione e consapevolezza di quello che andiamo a giocarci. Se analizziamo le ultime due sconfitte abbiamo perso un punto dal Cesena e un punto dal Novara, mentre hanno vinto Ternana e Pro Vercelli che comunque erano dietro di noi. Però è inutile pensare a quello che fanno gli altri, dobbiamo fare punti noi per guadagnare posizioni, in 6-8 punti ci sono tante squadre”.
Sulla Cremonese: “Ha pagato gli infortuni che ha avuto e che le hanno tolto alcuni giocatori per lungo tempo; infatti ora che li sta recuperando ha collezionato un pareggio a Palermo e un altro pari in casa con la Salernitana”.
Sul modulo: “Sì, la difesa a quattro è probabile, ma in questo momento il rischio che si corre è quello di togliere certezze. Dieci giorni fa con la difesa a tre avevamo ottenuto tre vittorie e un pareggio. Ora gli interpreti sono diversi a causa degli infortuni quindi o si continua con lo stesso sistema, ma con caratteristiche diverse o bisogna cambiare”.
Calciatori della Primavera: “Abbiamo una buona Primavera in cui ci sono ragazzi interessanti anche per il futuro, Perri, Tassi, Ventola e Diop, ma o vai in campo con calciatori incoscienti che non sentono la pressione o utilizzi chi ha la percezione del risultato e del “dramma sportivo” ma che non è così libero di testa. Quando vieni da una Primavera il valore del risultato è pari a zero, mentre in prima squadra è vitale. In carriera ho fatto giocare anche i giovani, ma non è questo il momento per poterlo fare”.