DA CAMPIONE A CAMPIONE: AGOSTINI INTERVISTA MARQUEZ
A: Hai mai pensato quando eri bambino di poter battere, un giorno, Valentino?
M: Mai, quando ero bambino no, perché quando vedevo Valentino era il mio idolo e lo vedevo lontano. Dentro di me pensavo: “Quando io arriverò là, lui avrà già finito di fare gare”. E invece siamo qua, ci divertiamo ancora, fino all’ultimo giro, lui è ancora in forma, è fortissimo ed è molto bello per un pilota correre con Valentino.
A: Come gestisci la fama, ormai grande, pur essendo così giovane?
M: Stando con la stessa gente, con gli stessi amici, lo stesso team, la famiglia. Se stai con la stessa gente, lo stile di vita rimane lo stesso. La fama ti cambia un po’, perché non puoi essere un ragazzo normale, ma stando con la stessa gente la testa è la stessa.
A: Come vuoi che la gente ti ricordi, quando smetterai di correre?
M: Ovviamente i titoli sono la cosa più importante, però mi piacerebbe essere ricordato per lo spettacolo che sarò riuscito a dare in pista e come un pilota che ha sempre dato il 100%, aggressivo nei sorpassi. Questo mi piace.
A: Pensa se un giorno ti chiamassero col numero 16 (per i titoli vinti, ndr)
M: Non penso (ride, ndr) ma sarebbe il top!