&G/A2: Videx, la Gioia ce la prendiamo in rimonta!
I padroni di casa partono forte, ma la Videx di quest’anno ha il grande pregio di non “morire” mai. Il finale è thriller, ma proprio quando tutto lasciava presagire al quinto set la formazione di Ortenzi ribalta la gara e si porta a casa tre punti che sanno quasi di magia…
Gioia del Colle – Che il PalaCapurso sia un campo caldo non siamo certo noi a scoprirlo, soprattutto se a fronteggiare gli agguerriti padroni di casa c’è la Videx Grottazzolina, protagonista di mille battaglie su questo campo già decenni fa, quando i protagonisti erano Marquet, Van Beest, Cicola e compagnia cantante da una parte, Ferrua, De Giorgi, Benito dall’altra. Vent’anni dopo la storia si ripete, e ad aggiungere ulteriore benzina sul fuoco c’è il fatto che si tratta di una gara di alta classifica, con i pugliesi in quarta posizione con 12 punti (in compartecipazione con Club Italia e Catania) ed i marchigiani che li precedono in terza piazza, con tre lunghezze in più condivise con un’altra pugliese, Castellana Grotte. I presupposti per vedere una gara di cartello, dunque, ci sono tutti, con coach Passaro che si gode l’ottimo apporto dei due stranieri “pescati” nel mercato estivo e la Videx che, reduce dalla sconfitta interna contro la capolista Bergamo, ha intenzione di tentare quello che a tutti gli effetti sarebbe un autentico colpaccio. Due gli ex della partita, Francesco Sideri da una parte (in maglia Videx nella stagione 2016-17) e Manuele Marchiani dall’altra, in biancorosso nello scorso campionato; fischiatissimo il palleggiatore loretano da parte del tifo organizzato locale, probabilmente consapevole di quanto “Manu” possa fare la differenza e spostare gli equilibri in questo campionato.
In campo – Coach Passaro si affida alla consueta diagonale palleggiatore-opposto targata Kindgard-Prolingheuer, Radziuk e Margutti schiacciatori, Sighinolfi e Catena centrali con Frigo libero; Grottazzolina risponde con Marchiani in cabina di regia in diagonale con Calarco, Centelles e Vecchi di banda, Gaspari e Cubito al centro con Romiti a dirigere le operazioni di seconda linea.
La gara – La partenza è di marca locale che tenta subito di imprimere un’inerzia favorevole al match, sfruttando al meglio l’ottima vena di Catena e Prolingheuer a muro, rispettivamente su Centelles (4-2) e Calarco (8-3); la Videx, però, come spesso accaduto in questo inizio di campionato, non si disunisce e sfruttando l’ottimo turno al servizio di Vecchi non solo recupera un gap pesante (10-5), ma addirittura sorpassa sul 10-11. E’ però un fuoco di paglia, perché i biancorossi tornano subito a mettere la testa avanti (15-12), e sul finale sfruttano la vena offensiva del “lungo” Prolingheuer che prima al servizio (ace sul 20-16) e poi a muro (22-18) mantiene ampio il distacco tra le due formazioni; Grottazzolina prova ancora una volta il riavvicinamento fino al 24-22, ma è Gioia a chiudere con un diagonale vincente.
Chi si aspettava però una resa da parte dei marchigiani dovrà rimanere ancora una volta deluso. Al ritorno in campo infatti la formazione di casa è ancora avanti, sfruttando una buona partenza (9-7 il primo break in favore dei locali) e l’ottima vena realizzativa di Radziuk; i presupposti per immaginare un match a senso unico, insomma, sembravano palesarsi per davvero. Peccato però che la Videx, in questa prima fase di campionato, si sia sempre dimostrata come un gatto: sorniona, a volte, ma anche dotata di artigli affilati e delle fatidiche sette vite. Ecco allora che, con una pazienza certosina, i ragazzi di coach Ortenzi cominciano a giocare con ordine, prendendo pian piano fiducia: un gran muro di Gaspari su Prolingheuer ristabilisce la parità a quota 15, e avvia una bella fase di botta e risposta che vede i marchigiani arrivare per primi a quota 20. Il break arriva subito: Radziuk sbaglia il pallone del 19-21, Margutti si fa murare (20-23) e con una poderosa “pipe” di Centelles si materializza il 20-25 che, di fatto, riapre la gara.
Il terzo parziale, in questi casi, è spesso decisivo; stavolta l’inizio è però in fotocopia al parziale precedente, con Kindgard e compagni ancora una volta a condurre le danze allungando fino al 13-10. Come spesso accade, però, è il turno al servizio di Vecchi a riavvicinare la Videx, che ancora una volta mette la freccia sul 15-16. La gara è apertissima, Radziuk si dimostra in ottimo stato di forma portando Gioia per prima a quota venti, prima che il giovane Margutti faccia esplodere un caldissimo PalaCapurso sul 22-21; Grottazzolina, però, dalle difficoltà riesce spesso a districarsi al meglio, impattando a quota 23 ed allungando la contesa ai vantaggi. I fischi galvanizzano l’ottimo Marchiani, dalle cui mani escono palloni d’oro per un Centelles che non perdona: il 27-29 materializza dunque un sorpasso importantissimo, soprattutto sul fronte del carattere.
Cambierà qualcosa, dunque, nel quarto set? Ma va… nemmeno a pensarlo. Copione identico, ancora una volta con Gioia a condurre, è Sighinolfi dal centro a fissare lo score sul 12-10; Gaspari però non ci sta, ed a muro blocca Radziuk ribaltando ancora una volta la situazione (12-14). Frigo però in difesa è sempre presente, e per la Videx mettere palla a terra è tutt’altro che una passeggiata; Kindgard orchestra bene ed è nuovamente la squadra di coach Passaro a riportarsi sopra 21-19, prima di allungare addirittura sul 24-20. Quando tutti però erano armati di pop corn per godersi il quinto set, coach Ortenzi butta nella mischia capitan Minnoni che, come spesso accaduto anche in altre occasioni, si porta in posizione di servizio ed inizia a seminare il panico sulla seconda linea pugliese. La formazione biancorossa di fatto “si incastra” in una rotazione, incappando in un black-out improvviso; la Videx, di contro, come una saggia formichina, punto su punto gioca con ordine e porta a casa una mollica per volta, limitando al massimo gli errori (che sul set point locale sarebbero stati fatali). La Gioiella perde sicurezza, fatica a mettere palla a terra e si prende dei rischi di troppo; Marchiani invece è bravo a tenere caldi i suoi centrali e sfrutta al meglio la vena realizzativa di Centelles e Calarco, fino a che Prolingheuer non sbatte fuori il pallone del 27-29 che fa andare di traverso i pop corn ai sostenitori locali e, di contro, libera l’urlo festante ed incontrollato della formazione grottese.
Una vittoria pesantissima per la Videx, soprattutto perché arrivata al termine di una gara di sofferenza, in cui per larghissimi tratti si è stati sotto, si è inseguito un avversario di valore e lo si è scavalcato con freddezza e “tigna” sul finale; una partita vissuta sempre in rimonta, che certifica ancora una volta che col “cuore”, spesso, si può arrivare ben oltre dove dice la “mente”.
Chi si aspettava però una resa da parte dei marchigiani dovrà rimanere ancora una volta deluso. Al ritorno in campo infatti la formazione di casa è ancora avanti, sfruttando una buona partenza (9-7 il primo break in favore dei locali) e l’ottima vena realizzativa di Radziuk; i presupposti per immaginare un match a senso unico, insomma, sembravano palesarsi per davvero. Peccato però che la Videx, in questa prima fase di campionato, si sia sempre dimostrata come un gatto: sorniona, a volte, ma anche dotata di artigli affilati e delle fatidiche sette vite. Ecco allora che, con una pazienza certosina, i ragazzi di coach Ortenzi cominciano a giocare con ordine, prendendo pian piano fiducia: un gran muro di Gaspari su Prolingheuer ristabilisce la parità a quota 15, e avvia una bella fase di botta e risposta che vede i marchigiani arrivare per primi a quota 20. Il break arriva subito: Radziuk sbaglia il pallone del 19-21, Margutti si fa murare (20-23) e con una poderosa “pipe” di Centelles si materializza il 20-25 che, di fatto, riapre la gara.
Il terzo parziale, in questi casi, è spesso decisivo; stavolta l’inizio è però in fotocopia al parziale precedente, con Kindgard e compagni ancora una volta a condurre le danze allungando fino al 13-10. Come spesso accade, però, è il turno al servizio di Vecchi a riavvicinare la Videx, che ancora una volta mette la freccia sul 15-16. La gara è apertissima, Radziuk si dimostra in ottimo stato di forma portando Gioia per prima a quota venti, prima che il giovane Margutti faccia esplodere un caldissimo PalaCapurso sul 22-21; Grottazzolina, però, dalle difficoltà riesce spesso a districarsi al meglio, impattando a quota 23 ed allungando la contesa ai vantaggi. I fischi galvanizzano l’ottimo Marchiani, dalle cui mani escono palloni d’oro per un Centelles che non perdona: il 27-29 materializza dunque un sorpasso importantissimo, soprattutto sul fronte del carattere.
Cambierà qualcosa, dunque, nel quarto set? Ma va… nemmeno a pensarlo. Copione identico, ancora una volta con Gioia a condurre, è Sighinolfi dal centro a fissare lo score sul 12-10; Gaspari però non ci sta, ed a muro blocca Radziuk ribaltando ancora una volta la situazione (12-14). Frigo però in difesa è sempre presente, e per la Videx mettere palla a terra è tutt’altro che una passeggiata; Kindgard orchestra bene ed è nuovamente la squadra di coach Passaro a riportarsi sopra 21-19, prima di allungare addirittura sul 24-20. Quando tutti però erano armati di pop corn per godersi il quinto set, coach Ortenzi butta nella mischia capitan Minnoni che, come spesso accaduto anche in altre occasioni, si porta in posizione di servizio ed inizia a seminare il panico sulla seconda linea pugliese. La formazione biancorossa di fatto “si incastra” in una rotazione, incappando in un black-out improvviso; la Videx, di contro, come una saggia formichina, punto su punto gioca con ordine e porta a casa una mollica per volta, limitando al massimo gli errori (che sul set point locale sarebbero stati fatali). La Gioiella perde sicurezza, fatica a mettere palla a terra e si prende dei rischi di troppo; Marchiani invece è bravo a tenere caldi i suoi centrali e sfrutta al meglio la vena realizzativa di Centelles e Calarco, fino a che Prolingheuer non sbatte fuori il pallone del 27-29 che fa andare di traverso i pop corn ai sostenitori locali e, di contro, libera l’urlo festante ed incontrollato della formazione grottese.
Una vittoria pesantissima per la Videx, soprattutto perché arrivata al termine di una gara di sofferenza, in cui per larghissimi tratti si è stati sotto, si è inseguito un avversario di valore e lo si è scavalcato con freddezza e “tigna” sul finale; una partita vissuta sempre in rimonta, che certifica ancora una volta che col “cuore”, spesso, si può arrivare ben oltre dove dice la “mente”.
Il tabellino – Gioiella Gioia del Colle – M&G Videx Grottazzolina 1-3
Gioiella Gioia del Colle: Radziuk 23, Margutti 8, Prolingheuer 14, Kindgard 5, Frigo (L) 31%, Catena 7, Sighinolfi 9, Marcovecchio, Sideri, Marchetti. N.e.: Scrollavezza, Meringolo. All. Passaro All2. Masi
M&G Videx: Cubito 12, Vecchi 10, Centelles 20, Calarco 23, Gaspari 8, Marchiani 1, Romiti (L1) 58%, Minnoni, Romagnoli 1, Pulcini. N.e.: Di Bonaventura, Vallese (L2). All. Ortenzi All2. Pison
Arbitri: Autuori – Vecchione.
Parziali: 25-22 (28’), 20-25 (25’), 27-29 (35’), 25-27 (31’).
Parziali: 25-22 (28’), 20-25 (25’), 27-29 (35’), 25-27 (31’).
Note: Gioia: errori in battuta 14, ace 4, muri vincenti 11, ricezione 55% (37% perf.), attacco 40%. Videx: errori in battuta 16, ace 2, muri vincenti 10, ricezione 47% (37% perf.), attacco 46%.
V.F.