TIRRENO – ADRIATICO 2019: TRA NOVITA’ E TRADIZIONE Presentata a Recanati la 54° edizione
Due cronometro ormai tradizionali (a squadre nella prima tappa a Lido di Camaiore e individuale nell’ultima a San Benedetto del Tronto), due tappe per velocisti e tre tappe mosse con muri e salite brevi caratterizzeranno questa 54^ edizione. Dislivello totale della corsa 9.000 m. La Matelica – Jesi sarà la tappa del vino con omaggio al Verdicchio, prodotto unicamente in questa zona delle Marche.
Nell’Aula Magna del Comune di Recanati -che si appresta a celebrare i duecento anni della stesura dell’Infinito leopardiano – è stata presentata oggi la 54° edizione della Corsa dei due Mari che ormai da alcuni anni la Regione Marche ha scelto come veicolo promozionale turistico. Recanati, infatti, domenica 17 marzo ospiterà una delle tappe più spettacolari della Corsa che inizierà il 13 marzo e si concluderà come da tradizione a San Benedetto del Tronto il 19 marzo con l’organizzazione di RCS Sport/La Gazzetta dello Sport.
“ Ormai è diventata una tradizione che si rinnova quella che vede il sistema turistico della regione collaborare con l’organizzazione della Tirreno-Adriatico per promuovere il nostro territorio”, ha affermato in conferenza stampa l’assessore regionale al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni . “Una collaborazione collaudata – ha aggiunto – anche in questa 54esima edizione che trova nella trasversalità il valore aggiunto di questa iniziativa: da una parte lo Sport, il Ciclismo come rappresentazione dell’impegno e della tenacia per raggiungere traguardi, dall’altra la promozione a livello internazionale della bellezza delle Marche come terra della pluralità di emozioni. E quest’anno con un’emozione in più, quella relativa al gusto: si brinderà alle vittorie della 6° tappa Jesi -Matelica con il Verdicchio, il vino più premiato al mondo, come simbolo quindi anche di un distretto enologico che ha fatto dell’eccellenza e della qualità la sua cifra. Un viaggio particolare per le strade delle Marche che attraversano i tanti borghi storici o i lungomari, 6 località toccate in 4 tappe anche quest’anno, diventano quasi il disegno di un ideale itinerario turistico, dalla montagna al mare da percorrere non solo in bici. Da tempo ci stiamo impegnando su una politica turistica sostenibile della quale il settore del Bike ne è l’emblema. A questo “viaggiare lenti” come fonte di benessere fisico e dello spirito si aggiungono la nostra tradizione sportiva, il valore dei nostri talenti non solo sportivi ma anche, per esempio, dei rinomati chef stellati. La capacità creativa che ci distingue in moltissimi settori è quasi lo specchio della molteplicità dei paesaggi che si incontrano viaggiando nelle Marche. Infine l’augurio agli atleti della Tirreno-Adriatico che è, invece, quello di non viaggiare “lenti” e di portare nel cuore questa terra come un bel ricordo duraturo.“
Un percorso leggermente diverso da quelli degli ultimi anni che torna verso le Tirreno-Adriatico costellate di muri. I Muri sono presenti lungo tutto il percorso con pendenze a volte anche sopra il 18%. Ci sono strappi impegnativi per arrivare a Fossombrone, con nel finale il Muro dei Cappuccini da ripetere due volte, Muri per Recanati (anche qui quello duro è a ridosso dell’arrivo), salite più lunghe per Pomarance già nella seconda tappa. La novità sarà la frazione dedicata al vino: la Matelica – Jesi sarà la Wine Stage con l’omaggio al Verdicchio, prodotto solo ed esclusivamente in territorio Marchigiano, famoso nel mondo. Rimarranno invariate rispetto agli ultimi anni le due cronometro, di apertura a squadre e di chiusura individuale, a Lido di Camaiore e San Benedetto del Tronto. Le tappe adatte ai velocisti saranno invece quelle che termineranno a Foligno e Jesi.
LE TAPPE
Tappa n. 1 Lido di Camaiore (Cronometro a squadre) – 21.5 km
Cronometro a squadre composta da una due settori praticamente rettilinei che si corrono sulle due carreggiate della medesima strada (lungomare Lido di Camaiore-Forte dei Marmi) intervallati da un “giro di boa” dal percorso rettangolare attorno a un isolato.
Tappa n. 2 – Camaiore – Pomarance – 189 km
Tappa che parte in salita con nei primi chilometri Montemagno e il Pitoro. Segue un lungo tratto pianeggiante fino all’ingresso nelle ondulazioni finali. Si attraversano Castellina Marittima, Riparbella, Montecatini Val di Cecina, Volterra, con le rispettive salite, fino allo strappo finale che porta a Pomarance. Tappa adatta a finisseurs.
Tappa n. 3 – Pomarance – Foligno – 224 km
Tappa molto lunga ondulata nella prima parte e quindi sempre più pianeggiante man mano che ci si avvicina all’arrivo. Si attraversa il Senese con continui saliscendi, tra cui il Passo del Rospatoio fino a entrare in Umbria nella piana del Trasimeno e arrivare, sfiorando Assisi e Spello, alla volata finale attorno alle mura di Foligno
Tappa n. 4 – Foligno – Fossombrone – 223 km
È la tappa più dura assieme a quella del giorno seguente. Partiti da Foligno si raggiunge il Maceratese attraverso strade ondulate non particolarmente impegnative fino al passaggio nelle vicinanze di Fossombrone. Da lì inizia una sequenza di Muri più o meno ripidi e impegnativi, su strade tipiche delle valli marchigiane con carreggiata ridotta fino al doppio circuito e relativo doppio passaggio finale sul Muro dei Cappuccini che si troverà a pochi chilometri (5.7 km) dal traguardo finale di Fossombrone.
Tappa n. 5 – Colli al Metauro – Recanati – 178 km
È la tappa dei Muri di Recanati. Partenza da Colli al Metauro con un avvio in semi-circuito attraverso Saltara, Calcinelli e Lucrezia per portarsi a Recanati attraverso strade prevalentemente piatte. Giunti a Loreto iniziano le salite che in sequenza saranno 9, più o meno ripide con un circuito di 22.3 km da ripetere 3 volte caratterizzato da due Muri di cui quello più vicino al traguardo con pendenze anche attorno al 18%.
Tappa n. 6 – Matelica – Jesi – 195 km
Tappa per velocisti ma con la prima parte abbastanza mossa. Da Matelica di effettua un breve semi-circuito prima di puntare su Castelraimondo e San Severino Marche. Scalata del Valico di Pietra Rossa verso Cingoli e ondulazioni continue tra Apiro e Montecarotto. Da qui la strada diventa pianeggiante e porta a Jesi dove la corsa effettuerà 3 giri di un circuito di 12.3 km.
Tappa n. 7 –San Benedetto del Tronto (cronometro individuale) 10.1 km
Cronometro individuale su un percorso che ricalca quello degli ultimi anni. E’ il medesimo dal 2015 a oggi.