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Una fantastica serata alla presentazione del docufilm “Campioni senza barriere – Giada Rossi”

L’aver dovuto trasferire l’evento, a causa dell’allerta meteo, dalla Corte del Castello di Zoppola (Pordenone) all’interno della palestra comunale non ha per nulla ridotto la forza d’impatto della serata dedicata alla presentazione del docufilm “Campioni senza barriere – Giada Rossi” . A introdurre l’appuntamento e a tirarne le fila nel corso di tutta la sua durata è stata la sindaca di Zoppola Francesca Papais, una delle tifose più appassionate dell’azzurra, che lei stessa ha definito “ambasciatrice di Zoppola nel mondo”.

C’erano tutte le anime del tennistavolo italiano, a partire dal presidente federale Renato Di Napoli. «Ho vissuto – ha sottolineato il numero uno della FITeT – una delle serate più belle e coinvolgenti della mia vita, perchè questo docufilm lascia dentro delle emozioni travolgenti. Il mio ringraziamento va a tutti. La Federazione, il Consiglio Federale e tutto il movimento spingono la nostra squadra paralimpica a Tokyo 2020 e ci auguriamo che, attraverso il lavoro quotidiano dello staff tecnico, degli atleti, degli sparring, dei medici, degli infermieri e di tutti coloro che gravitano attorno a questo fantastico mondo, il prossimo anno ai Giochi altre medaglie rafforzino ulteriormente il ruolo dell’Italia come Paese di riferimento del pongismo internazionale. Crediamo che ciò possa avvenire e a tal fine investiamo tutti i giorni risorse ed energie».

Renato Di Napoli Francesca Papais e Giada RossiDopo la proiezione del filmato, sottolineata da applausi scroscianti, la parola è toccata alla diretta interessata, che è stata capace di vincere l’oro iridato a squadre con Michela Brunelli e di mettrersi al collo il bronzo a Paralimpiadi, Mondiali ed Europei. «I miei successi – ha spiegato Giada – sono i successi di tutti, perché siamo una vera squadra e ho sentito in questi anni fortemente l’aiuto di tutti coloro che mi circondano. Avere un documentario che parla della mia vita è un’altra grandissima soddisfazione e riassume bene il lavoro che è stato fatto per arrivare fino a questo punto. Il nostro compito ora è di guardare avanti e infatti in questi giorni ci stiamo allenando a Lignano Sabbiadoro, in avvicinamento agli Europei, in programma dal 16 a 21 settembre a Hensingborg, in Svezia, che daranno l’accesso diretto ai vincitori alle Paralimpiadi di Tokyo».

Lo staff azzurro a Zoppola era naturalmente guidato dal direttore tecnico Alessandro Arcigli:«Ci alleniamo per vincere e per salire sul gradino più alto del podio, non abbiamo obiettivi intermedi. È dal giorno successivo alle medaglie di bronzo che abbiamo ottenuto a Rio nel 2016 con Giada e con Amine Kalem, che stiamo lavorando, con i 12 atleti della rosa, in quella direzione. Il percorso è chiaro e le tappe di avvicinamento stanno procedendo come preventivato. Sono ottimista, anche grazie al supporto che ci viene tutti i giorni dalla Federazione».

Renato Di Napoli e Giada RossiIl giornalista Michele Valentino, autore del video con il collega Luca Schilirò, ha poi spiegato il significato della sua realizzazione, anche come strumento di stimolo per molti ragazzi alla pratica dell’attività sportiva. Tutti i compagni azzurri di Giada, che sono in raduno con lei a Lignano, hanno voluto portare il loro messaggio. Molto apprezzata e ricca di significato è stata la presenza delle tre campionesse internazionali Andreja Dolinar, Alena Kanova e Andela Muzinic. Le amiche di Rossi hanno contribuito a rendere l’occasione scherzosa e divertente.

La serata a Zoppola è stata insomma l’opportunità per festeggiare una giovane atleta che sta dando lustro al tennistavolo e allo sport italiano, che ha alle spalle una meravigliosa famiglia, composta da mamma Mara, papà Andrea e dal fratello Simone. Con lei è stato anche celebrato tutto il pongismo tricolore paralimpico, che, grazie all’impegno in primis di Arcigli e del suo braccio destro Donato Gallo, sta regalando all’Italia un bellissimo sogno, fatto di passione e dedizione quotidiane, destinato a vivere gli obiettivi raggiunti come momenti di passaggio, verso traguardi sempre più ambiziosi.