Convegno di Fratello d’Italia su droga e dipendenza. No alle strumentalizzazioni politiche
Fratelli d’Italia ha promosso in tutti i comuni d’Italia un manifesto contro la droga ed ogni forma di dipendenza. L’iniziativa mira, in particolare, ad istituire a livello municipale un osservatorio utile a favorire un raccordo tra tutti coloro (insegnati, medici, pediatri, genitori, assistenti sociali ecc.) che possono rilevare e prevenire i sintomi di una potenziale dipendenza che sta per insorgere. Una proposta che trae spunto dal dilagare tra i giovani del fenomeno della dipendenza e della polidipendenza. L’Italia è terza in Europa per consumo di cannabis e quarta per quello di cocaina. Solo ad Ascoli il responsabile del SERT, in occasione di un’audizione presso la commissione consiliare competente, ha parlato di oltre 350 persone in carico alla struttura, di un forte abbassamento dell’età media di accesso al SERT e del dilagare delle cosiddette polidipendenze cioè del fenomeno che vede mescolarsi droga, alcool, ludopatia e sexting.
Argomenti seri, urgenze assolute per la nostra comunità cittadina e che saranno oggetto di un importante convegno promosso ad Ascoli da Fratelli d’Italia Si terrà domani a partire dalle 17.00 alla presenza di tecnici estremamente competenti come l’On. Maresa Bellucci, psicoterapeuta e docente università e lo stesso Carlo Ciccioli, psichiatra e responsabile dipartimento Dipendenze Patologiche ad Ancona.
Credo che sia un bene che la politica si interessi di argomenti così delicati e decisivi per il futuro della comunità. Meglio ancora quando le riflessioni impegnano tecnici competenti che si mettono al servizio delle istituzioni per esaltare i valori del convivenza civile e della libertà dalle dipendenze patologiche.
Anche per questo sono piuttosto amareggiato che gli aderenti ascolani al cosiddetto movimento delle sardine intendano, se ho capito bene, protestare contro queste convegno. Chi vuole promuovere una politica capace di sollecitare la partecipazione civile e la cura degli interessi delle famiglie ascolane, farebbe bene a venire ad ascoltare il punto di vista dei nostri tecnici piuttosto che a rumoreggiare in cerca di followers sui vari canali social. si tratta di una mia opinione personale ma penso che di fronte al dramma della dipendenza (che rende schiavi i nostri figli e li priva della libertà di agire e di pensare) sarebbe utile mettere da parte le polemiche politiche.
È chiedere troppo ? Se lo si chiede alle madri dei giovanissimi che sono già schiavi della cocaina sono convinto che la risposta sia negativa.