Mazzone, Bierhoff e Stellone, fenomeni ascolani
Non avrà vinto mai nessun titolo importante, ma l’Ascoli calcio resta comunque una delle realtà più importanti della provincia del centro Italia. La società bianconera, uno dei club più antichi d’Italia, ha disputato ben 16 stagioni in Serie A, l’ultima delle quali nell’annata 2006-07 con in porta un certo Gianluca Pagliuca, e ha trionfato in due campionati di Serie B, dove milita attualmente. Soprattutto negli anni ’80 e ’90, la società marchigiana ha fatto molto parlare di sé, sfiorando addirittura una qualificazione all’allora Coppa UEFA sotto la gestione dello storico presidente Costantino Rozzi. Tuttavia, il primo giocatore che fece sognare i tifosi dell’Ascoli a 360 gradi fu il tedesco Oliver Bierhoff, approdato ad Ascoli nel 1991 e autore di 48 reti in quattro stagioni in bianconero. Colui che attualmente è direttore della nazionale tedesca, esplose piuttosto tardi con la maglia dei Picchi e solo un anno dopo aver lasciato le Marche fu protagonista assoluto della vittoria dell’Europeo 1996 da parte della Germania con una doppietta in finale contro la Repubblica Ceca come riportato in questo link: www.ilgiornale.it/news/sport/golden-gol-sceglie-ancora-i-tedeschila-doppietta-bierhoff-1281512.html. Dopo Ascoli, il tedesco fu protagonista assoluto con la maglia dell’Udinese, con la quale si laureò capocannoniere nella stagione 1997-98, superando persino un fenomeno come Ronaldo, e fu anche un elemento importante nella vittoria dello Scudetto del Milan nella stagione 1998-99.
Venticinque anni dopo l’exploit di Bierhoff, adesso l’Ascoli cerca il riscatto in Serie B, campionato nel quale il Benevento sembra ormai avviato a vincere come riportano le quote delle scommesse sul campionato di B https://extra.bet365.it/news/it/Calcio/Serie-B/ascoli-a-trapani-in-cerca-di-riscatto Per provare a smuovere una classifica nella quale i bianconeri si trovano adesso bloccati a metà classifica, la dirigenza ha voluto far ricorso a un altro ex calciatore di peso che si è già disimpegnato in maniera egregia come tecnico, quel Roberto Stellone un tempo attaccante di squadre importanti come il Napoli. Già autore di ottime stagioni sulle panchine del Frosinone, col quale raggiunse la prima e storica promozione in Serie A della società ciociara, Stellone si è detto entusiasta del progetto bianconero dopo aver assunto ufficialmente il nuovo incarico, come riportato di seguito: https://www.tuttomercatoweb.com/serie-b/stellone-ascoli-squadra-che-piu-si-adatta-alle-mie-caratteristiche-1345540. Per il tecnico romano, la sfida è senza dubbio importante, viste le premesse e soprattutto visto che sarà dura poter risalire la china e lottare per la promozione, ma i soli cinque punti di distanza dal secondo posto lasciano comunque uno spiraglio di speranza.
Sicuramente Stellone spera di emulare il suo concittadino Carlo Mazzone, il quale esordì come tecnico proprio allo stadio Del Duca, portando l’Ascoli dalla Serie C alla Serie A. Sanguigno e genuino come pochi, Mazzone è stato il primo grande tecnico nella storia dell’Ascoli ed è rimasto legatissimo alla città marchigiana, luogo nel quale vive ancora. Prima di far debuttare un fenomeno come Francesco Totti e diventare famosissimo per i suoi anni al Brescia insieme a Roberto Baggio, Andrea Pirlo e Pep Guardiola, Mazzone ha scritto di proprio pugno una parte gloriosa della storia dell’Ascoli, una società che tornerà presto a far parlare di sé.