Settore Giovanile: il punto di Di Mascio, Cerasi e Ciccoianni
“Essere tornato in panchina mi riempie di gioia” – ha spiegato Di Mascio – “Faceva parte di un accordo preso con la Società nel febbraio 2014: in caso di promozione in Serie B avrei lasciato l’incarico di Responsabile del Settore Giovanile per tornare a sedere in panchina. Sono molto contento perché posso sfogare sul campo le ansie che accumulo nel lavoro in sede per la preparazione di tutta l’attività”.
Ai giornalisti, che hanno chiesto un quadro sulla crescita dei giovani bianconeri, l’allenatore ha risposto:
“Potrei dire che i risultati non contano e che l’intento di un qualunque settore giovanile è quello di fornire giovani per la prima squadra, ma non mi piace adeguarmi a questo stereotipo di risposta. Piuttosto dico che, da quando siedo in panchina, non ho mai parlato ai miei ragazzi dell’avversario di turno e delle sue caratteristiche. Stiamo facendo un lavoro mirato che darà i suoi frutti fra qualche anno, una volta fatto il dovuto percorso. Abbiamo 20-25 calciatori che quando arriveranno a 22-23 anni potranno essere da Ascoli indipendentemente dalla categoria in cui militerà il club. Credo che ci siano più di 20 “Carpani” fra i nostri giovani, ma devono avere il tempo di crescere. Ad esempio Quaranta fra 4 anni potrà fare il terzino sinistro in prima squadra e fra 5 anche il difensore centrale”.
L’ultimo intervento dell’allenatore ha riguardato la piazza ascolana:
“Qui mi trovo benissimo perché ad avere a cuore le sorti dell’Ascoli sono veramente in tantissimi, ricevo complimenti per il mio lavoro, le persone mi sostengono e mi sono riconoscenti per la trasparenza con cui opero. E’ normale che in tanti vorrebbero far parte del Settore Giovanile e qualcuno usa anche metodi poco belli”.
A seguire è intervenuto Mister Cerasi, che, come sottolineato da Di Mascio, rappresenta la continuità fra la vecchia e la nuova gestione:
“Ora c’è una programmazione in tutto” – ha dichiarato il tecnico degli Allievi Nazionali – “Ricordo che in passato, ad esempio, quando un ragazzo si infortunava vagava per il campo senza sapere cosa fare. Ora c’è una grande attenzione e competenza in tutto e Di Mascio riesce a coordinare molto bene l’aspetto organizzativo delle squadre. Si sta lavorando in prospettiva e mi auguro che la Società possa raccogliere i frutti. Si pone l’attenzione principalmente sul ragazzo, alla sua istruzione, al comportamento fino all’aspetto esteriore, si fa caso ai capelli, all’orecchino con l’intento di formare prima il ragazzo e poi il calciatore”.
L’ultimo a parlare è stato l’azionista bianconero Gianluca Ciccoianni, che segue sempre molto da vicino le vicende delle giovanili:
“A Cetteo e alla Società piacerebbe che si desse spazio sui giornali e sui siti a coloro che collaborano con noi, piuttosto che a quelle persone che non sono rientrate e non rientrano nei piani e nell’organigramma dell’Ascoli. Si è parlato in passato del concetto di ascolanità. Bene, l’80% dei nostri tesserati è di Ascoli e arriviamo al 90% se consideriamo i giovani provenienti da Sant’Egidio e Giulianova. Siamo certi della bontà del lavoro svolto da Di Mascio e dai suoi collaboratori, nonostante le strutture per allenarsi rappresentino un problema. L’ideale sarebbe avere un nuovo centro sportivo per l’inizio della prossima stagione calcistica”.