Mister Bertotto “Non voglio parlare di quelli che non ho.”
Al termine della partita col Pordenone Mister Bertotto ha commentato così la prestazione dei bianconeri:
nel primo tempo siamo partiti bene avevamo avevamo predisposto un’idea di gioco che fosse funzionale agli uomini che ho questo momento. Non voglio parlare di quelli che non ho. Perché sarebbe sciocco. È banale il fatto di essere privo di tanti altri elementi per dare altre tante situazioni così come le ho detto nel pre-gara. Non lo faccio adesso quindi Analizzo quello che ho. Il problema secondo me è che dobbiamo arrivare a fare le cose con molta più forza con molta più determinazione. E’ quella che costruiamo, quella che ci proponiamo. Quello su cui ci alleniamo. Poi però ci manca il guizzo finale il dettaglio che fa la differenza. Nel portare a casa il risultato positivo e questo è quello che oggi è mancato.
Cesar ? sono molto contento per lui perché se lo meritava se lo merita un ragazzo per bene un ottimo portiere per cui in questo momento abbiamo la grande necessità che lui faccia il suo lavoro e oggi l’ha fatto molto bene. No anzi è proprio un discorso di predisposizione mentale nella nel volere in assoluto determinare qualcosa di diverso nella partita abbiamo tutti i dati che analizziamo sono dati importanti. Soprattutto nei secondi tempi quindi non c’è ombra di dubbio sul fatto che non ci sia un calo fisico volevo dare più in effetti loro giocando con un trequartista abbiamo evitato che ci fossero queste queste palle imbucate che ti possono fare male e dare ampio sviluppo è ampia ampio sfogo lateralmente quindi con due esterni che potessero approfittarne da una parte e lui dall’altra parte.
Cangiano con cravel che arrivava in corsa difesa la difesa e la difesa di Statica per i tre difensori centrali che che abbiamo schierato con kragen con ampia libertà di di alzarsi. Per cui questa è stata l’idea che poi in corso d’opera abbiamo cambiato tre volte per per ovvi motivi per cui questo questo L’idea iniziale del secondo tempo si è alzato stesso Tanto per essere chiari Nel senso che almeno così si se vogliamo focalizzare un po’ l’obiettivo su su anche la parte tattica che francamente credo che sia l’ultima cosa di cui parlare se non contestualizzare il lavoro che che viene fatto. Ecco quindi questo è il mio compito per cui lo faccio.
In virtù dei punti conquistati si sente in discussione. Oppure sente massima fiducia da parte della società l’unica cosa che posso fare Lavorare a prescindere. A me mi hanno insegnato quando sono andato a Coverciano la prima cosa che mi hanno detto è mister Ricordati che la panchina c’ha le ruote.
Non è un problema sentirmi in discussione non è un problema subire momenti di difficoltà faccio questo da una vita l’ho fatto prima da calciatore lo faccio allenatore adesso sono sono convinto che tutto quello che sto facendo e stiamo facendo di equipe e coi ragazzi è un lavoro che darà i suoi frutti e è una squadra giovane è una squadra che deve essere ancora plasmata al 100% una squadra che ha tante caratteristiche singole che non sono derivanti dal nostro dal nostro tessuto ma arrivano da tante realtà diverse e questo è bello è positivo ma deve essere ovviamente a tutto va dato un lavoriamo costantemente per che questo succeda