Rugby

JOAQUIN RIERA , CONTRO ULSTER PER COMPIERE UN ULTERIORE STEP DI CRESCITA

I Leoni, galvanizzati dai due successi filati in URC con Stormers ed Edimburgo, stanno preparando la prossima gara fuori casa con Ulster Ruby, prevista venerdì 8 ottobre alle ore 20.35 italiane. Joaquin Riera, centro biancoverde, parla ai microfoni di BENTV del prossimo impegno dei Leoni.

Joaquin, che spirito si respira in squadra dopo queste due vittorie?
«Sicuramente l’ambiente è molto positivo. Vincere aiuta sempre dentro un gruppo, c’è molta positività, sappiamo che dobbiamo migliorare tante cose, ma c’è un ambiente determinato e siamo molto carichi».

Come si deve approcciare la gara di venerdì a Ulster?
«Ad Ulster ci aspettiamo una partita molto fisica, molto intensa per quanto riguarda il punto di vista fisico e in più abbiamo la “difficoltà” che abbiamo un giorno in meno di recupero. Dobbiamo focalizzarci soprattutto sul recuperare bene e aspettarci una partita tosta. Sarebbe bello per noi ovviamente portare dei risultati. Lavoriamo per quello e questa settimana è molto importante sotto quell’aspetto. Storicamente, quello di Ulster per il Benetton è un campo molto ostico, ma siamo una squadra in crescita e siamo molto carichi. Vogliamo essere una squadra competitiva che va in trasferte così difficili per vincere».

E’ la prima partita in trasferta nello URC. Questo potrebbe influenzare il vostro approccio?
«Può essere, perché non siamo nella comfort zone di Monigo, è una giornata diversa rispetto a quando giochiamo in casa, però vogliamo essere una squadra competitiva e dobbiamo adattarci anche a queste diverse situazioni. Come una trasferta lunga, giocare la sera o le condizioni atmosferiche, per cui prepariamo la partita per affrontare queste difficoltà e fare il meglio possibile».

Stai trovando spazio in questo inizio di stagione. Comunque c’è grande competizione all’interno di una rosa lunga come quella dei Leoni…
«Non può esserci un ambiente migliore di questo. Il fatto che ci siano tanti giocatori nel mio ruolo, così come negli altri ruoli, è una cosa molto positiva secondo me. Inoltre ognuno fa sì che l’altro si senta spinto, perché deve migliorare e tenersi pronto ad ogni allenamento, c’è tanta competitività. E’ un aspetto molto importante, perché spinge ogni giocatore a dare il massimo ed è un ambiente ideale».

Dal punto di vista personale vuoi continuare il tuo percorso di crescita?
«In questo momento mi trovo molto bene, ho cambiato ruolo. Ora sto giocando più spesso come primo centro e mi sento motivato, supportato soprattutto dallo staff e dai compagni, per cui come dicevo prima è un ambiente che ti dà supporto e ti permette di continuare a crescere. La mia mentalità è quella. Ho tantissime cose da migliorare, però sono molto contento e carico».

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