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Atletica paralimpica, Jesolo, Contrafatto ok alla prima dopo Tokyo

Tornano in pista gli azzurri dell’atletica paralimpica a Jesolo nell’Italian Open, tappa del circuito mondiale World Para Athletics Grand Prix. Nella prima giornata rientra subito in azione una delle protagoniste delle Paralimpiadi, la velocista Monica Contrafatto. Per la siciliana, medaglia di bronzo a Tokyo nell’indimenticabile finale del podio tutto tricolore sui 100 metri T63, il debutto stagionale è in 15.48 (+1.1). “Dopo settembre questa è stata la mia prima gara”, commenta la sprinter della Gela Sport che in Giappone era scesa a 14.72. “Sono stata ferma per molto tempo e ho ricominciato ad allenarmi a gennaio, in pratica senza svolgere la parte invernale della preparazione. Mi stavo ancora sistemando quando lo starter ha dato il via, però è andata abbastanza bene per essere l’esordio. Ho anche cambiato qualcosa dal punto di vista tecnico, sto lavorando per migliorare il mio modo di correre. Domenica avrò i 200 metri, ma sarà per lo più una gara di allenamento, non è la mia distanza”.

Tante sfide di alto livello allo stadio Armando Picchi e tra i più attesi si fa notare il norvegese Salum Kashafali, padrone dei 100 T12 sfrecciando in 10.81 controvento (-1.1) in una giornata piuttosto fredda, a tratti anche bagnata dalla pioggia. “È bello iniziare così la stagione – racconta l’atleta che è diventato l’uomo paralimpico più veloce del mondo con il formidabile 10.43 di Tokyo – ed è stata una gara divertente. Quest’anno non ci sono campionati con titoli in palio e allora sfiderò me stesso provando a migliorarmi e a correre ancora più veloce dell’anno scorso. Ho accolto tutto quello che mi è successo dopo la vittoria alle Paralimpiadi e ho apprezzato moltissimo il calore della gente che ha ripagato tutto il mio duro lavoro”.

Il nome nuovo dello sprint italiano Maxcel Amo Manu (Fiamme Azzurre) fa segnare il crono di 11.38 (vento contrario di -2.0) nei 100 T64 dopo i primati nazionali stabiliti anche nella recente stagione indoor. Sul rettilineo dei 100 si fa notare il 22enne Nicholas Zani (Sempione 82) che sfiora il suo record italiano T33 con 23.35 (+0.7) arrivando ad appena sei centesimi dal proprio limite, mentre il compagno di club Riccardo Bagaini chiude in 11.77 (-2.1) nei 100 T47.

Il lanciatore Giuseppe Campoccio (Paralimpico Difesa), tornato alla categoria F33 dopo essere stato riclassificato proprio qui a Jesolo, realizza la migliore misura di 22,54 nel disco battendo con facilità l’estone Jevgeni Ponikarav che si piazza secondo con 20,90. Il risultato lo rinfranca per il resto della stagione proiettandolo verso obiettivi agonistici dai contorni sempre più positivi nel panorama mondiale: “Un ritorno bellissimo – commenta l’azzurro, campione europeo del peso nel 2018 – perché sono di nuovo nella categoria in cui ero fino all’anno scorso. È stato meraviglioso ribattezzare così il percorso sportivo che spero mi porterà a essere di nuovo competitivo a livello internazionale. L’emozione è grandissima, lo sport è vita, ci insegna a essere tutti uguali e la pace è al di sopra di tutto”.

Spicca poi il record italiano nel giavellotto F37 con 11,40 per merito della giovanissima pugliese Sonia D’Addabbo (Keep Fit), classe 2006, che migliora dopo dodici anni il primato stabilito nel 2010 con 11,06 da Maria Santoriello. Nel peso Nicky Russo (Atletica Virtus Lucca) torna a superare i 13 metri in una gara internazionale. Il bronzo continentale F35 azzecca il lancio giusto all’ultimo tentativo con 13,01, recuperando la fiducia per una stagione appena iniziata dopo una serie di fastidi fisici sofferti nel post-Tokyo. Lorenzo Tonetto (Trionfo Ligure) spedisce il suo disco con prove intorno ai 43 metri, chiudendo a 43,79 nonostante l’infortunio al mignolo destro che lo ha fermato nelle settimane antecedenti a Jesolo.

La campionessa paralimpica spagnola Adiaratou Iglesias corre i 100 T13 in solitaria dopo la squalifica per falsa partenza di Valentina Petrillo (Omero Bergamo) che avrà modo di rifarsi domenica nei 200, specialità in cui detiene il record italiano firmato la settimana scorsa. Al mattino applausi per l’uzbeko Izzat Turgunov che nel lungo T36 con 5,61 (+1.8) ha migliorato di cinque centimetri il suo record asiatico.

Gli atleti indossano i colori della pace, inseriti nei pettorali di gara dagli organizzatori per lanciare questo messaggio. Presenti gli studenti dell’istituto Versari-Macrelli di Cesena, che stanno portando avanti un progetto per promuovere lo sport paralimpico nelle scuole.
Domani la seconda giornata ricca di motivi di interesse con Assunta Legnante (ore 9.30) e Oney Tapia (ore 11.40) nel peso F11, mentre nel lungo T63 scenderà in pedana Martina Caironi alle 11.45.

Le gare saranno trasmesse in diretta streaming sul canale Facebook di FISPES e di World Para Athletics: https://www.facebook.com/Fispes

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