MUHAMED HASA, “CONTRO EDIMBURGO SARÀ UNA BELLA BATTAGLIA”
Parma, 20 ottobre 2022 – Tre presenze in queste prime cinque partite di campionato per il giovane pilone destro Muhamed Hasa che, nonostante il suo recente arrivo alle Zebre, sta trovando un apprezzabile spazio nelle rotazioni di coach Roselli.
Il 21enne, in campo nel 2020 e nel 2021 con l’Italia U20 al Sei Nazioni di categoria, ha trascorso le ultime due stagioni con la maglia del Petrarca Rugby, laureandosi campione d’Italia lo scorso maggio proprio al Lanfranchi. Adesso, la sua nuova sfida nel rugby internazionale con le Zebre che sabato 22 ottobre disputeranno la loro ultima gara a Parma prima dello stop per le Autumn Nations Series.
Si giocherà alle ore 14:00 contro gli Scozzesi dell’Edinburgh Rugby reduci dal successo pieno contro il Benetton Rugby. L’incontro, valevole per il 6° turno del BKT United Rugby Championship, sarà trasmesso in diretta streaming sul sito di Discovery+ e su Eurosport Player e segnerà il 18° confronto tra le due squadre che condividono il girone italo-scozzese del torneo.
Il prodotto dell’A.S. Rugby Milano ha presentato la sfida ai microfoni del sito web del club.
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Come stai fisicamente e in quali aspetti pensi di essere migliorato in questi primi tre mesi di lavoro alle Zebre? “Fisicamente sto bene, ho qualche acciacco, come giusto che sia. Penso di essere migliorato tanto sul fitness perché abbiamo veramente lavorato molto quest’estate”.
Com’è stata l’accoglienza al club? Che ambiente e che gruppo hai trovato? “È stata un’ottima accoglienza, sono stati tutti molto gentili e disponibili. Appena arrivato, a giugno, scoperto la struttura, i campi e la palestra, poi ho conosciuto lo staff tecnico al completo. Mi sono trovato subito molto bene, c’è aria di voler far bene quest’anno e di dimostrare di essere forti e competitivi”.
Sei sceso in campo in tre partite nelle prime cinque giornate del torneo. Com’è stato questo nuovo esordio nel rugby internazionale tu che nel 2020 e nel 2021 hai indossato la maglia dell’Italia U20 al Sei Nazioni di categoria? “Ho avuto la fortuna di giocare con l’U20, infatti sono molto contento dell’avventura. È stato strano perché ho giocato due anni nel Peroni TOP10, nel massimo campionato italiano, che comunque è un buon livello. Esordire in casa la mia prima partita contro il Leinster è stata un’esperienza nuova. E’ stato duro ma allo stesso tempo mi sono trovato molto bene e confidente in me stesso. Abbiamo dimostrato in campo che quest’anno siamo veramente un’ottima squadra”.
Che impressioni hai tratto invece dal livello di gioco del torneo e degli avversari? Quali sono le principali differenze che hai notato rispetto al massimo campionato italiano che l’anno scorso hai vinto col Petrarca Rugby? “La differenza principale che ho trovato è stata sul movimento generale, quindi sul fitness, sul livello degli impatti e della velocità, che sono veramente alti. Un po’ in tutto, come sappiamo è un altro livello, giochiamo contro squadre tra le più forti al mondo, come il Leinster o le sudafricane che al loro primo anno hanno vinto il campionato”.
Sei nato a Tirana in Albania e sei arrivato in Italia all’età di dieci anni, raggiungendo tuo papà a Milano insieme a tua mamma e tua sorella. A che età hai scoperto il rugby e com’è avvenuto il tuo primo approccio alla palla ovale? “Ho conosciuto il rugby, per fortuna, in terza media. Un pomeriggio, un mio professore di ginnastica mi chiese se avessi voglia di provare un nuovo sport. Io non conoscevo assolutamente il rugby, un pomeriggio ho iniziato e da lì è iniziato tutto. Mia mamma le settimane dopo mi portò all’A.S. Rugby Milano e lì iniziò il mio cammino”.
Cosa ti ha fatto innamorare di questo sport? “Il fatto che comunque già da piccolo avevo una massa importante e quindi mi trovavo molto bene con la palla in mano, mi divertivo. E soprattutto lo spirito di questo sport: stare bene tutti quanti insieme”.
Come vivi questa nuova esperienza alle Zebre e che obiettivi ti poni per quest’anno? “La vivo molto tranquillamente però allo stesso tempo ho compiuto un passo in avanti nel mio percorso di crescita, avendo cambiato livello di gioco. Quest’anno mi pongo l’obiettivo di poter giocare il più possibile e trovarmi un posto in squadra, dando tanta fiducia agli allenatori”.
Contendi la maglia n° 3 con Matteo Nocera, Ion Neculai e Riccardo Genovese, tre piloni di carattere, energia e buone prospettive proprio come te. Che rapporto vi lega fuori dal campo e che stimoli ti dà allenarti ogni settimana con loro? “Allenarmi con loro ogni settimana mi dà lo stimolo ad impegnarmi sempre di più, perché appunto siamo tutti e quattro molto giovani e di ottima prospettiva e questo ci motiva a lavorare ad alta intensità. Parlando fuori dal campo, sono molto amico di Ion, ci troviamo molto bene insieme e molti pomeriggi usciamo insieme agli altri compagni di squadra. Ci siamo conosciuti dai tempi dell’U18 e siamo un bel gruppo: io, Luca Andreani, Ion, Jacopo Trulla e molti altri”.
Quali pensi che siano i tuoi punti di forza? C’è un’area del gioco che prediligi e in cui pensi di essere più performante? “Penso di essere un ottimo ball carrier. Mi pace molto il contatto palla in mano. Prediligo molto anche la mischia chiusa quando sono confidente e so che posso fare molto bene in partita. Vorrei migliorare nel placcaggio”.
C’è un giocatore internazionale, anche passato, cui ti rifai come modello? “Mi piace un sacco Kyle Sinckler, il numero 3 dell’Inghilterra. Spero di poterci giocare contro un giorno, con la maglia azzurra o con la maglia delle Zebre”.
Sabato 22 ottobre le Zebre tornano a giocare al Lanfranchi, ospitando Edimburgo alle 14:00. Che squadra sono gli Scozzesi e come vi state preparando alla partita? “Stiamo studiando molto bene gli Scozzesi, sappiamo che sono un’ottima squadra. Li stiamo studiando nelle mischie chiuse, sui drive e sul gioco in generale. Stiamo studiando i loro giocatori. Sappiamo che sono fortissimi nelle fasi statiche, hanno il 100% di vittorie in mischia chiusa e in touche e dentro i 22 sono molto cinici. Ce la metteremo tutta e sarà una dura battaglia che non vediamo l’ora di affrontare qua al Lanfranchi”.
Quindi sarà una bella battaglia anche per te, a livello personale? “Avrò davanti un internazionale scozzese e questo mi motiva ancora di più a fare bene”.
Edimburgo già sconfitto in cinque occasioni, di cui quattro al Lanfranchi. Cosa sarà importante fare questo sabato per ottenere la sesta vittoria contro di loro? “Sarà importante, prima di tutto, rispettare il nostro game plan e quindi fare quello che ci hanno detto gli allenatori. Però soprattutto essere competitivi in qualsiasi zona del campo, placcaggi, punti di incontro, cariche”.
Simone Del Latte