Il Direttore Generale Domenico Verdone, intervenuto stamane nella trasmissione “A tutta C”, su TMW Radio, ha analizzato il momento della squadra bianconera, dopo la sconfitta subìta con l’Entella:
“Eravamo reduci da dieci risultati utili consecutivi – l’Ascoli non perdeva dal 27 ottobre, ovvero dalla gara di Pineto – La sconfitta con l’Entella, squadra solida e non a caso prima della classe, ha interrotto la serie utile, ma l’Ascoli ha disputato, a mio avviso, una delle migliori gare della gestione Di Carlo, è mancato solo il gol. Questa settimana lavoreremo per ripartire già dalla sfida di domenica col Milan Futuro”.
La gestione Di Carlo è iniziata con quattro sconfitte consecutive:
“All’interno abbiamo sempre creduto nel lavoro del Mister, nella sua esperienza e nella tranquillità che infondeva; va detto che quando è arrivato abbiamo affrontato squadre forti come Pescara e Ternana, ha poi dovuto fare a meno di giocatori come Forte, squalificato, e Curado, infortunato. Il Mister ha lavorato bene e dopo le prime quattro sconfitte sono arrivati quattro pareggi – in un paio di occasioni avremmo meritato la vittoria – e poi quattro vittorie consecutive, che hanno fatto venir fuori i valori della squadra e del Mister”.
L’Ascoli è un mix di esperienza e gioventù, con ragazzi che provengono dalle proprie giovanili:
“Dopo la retrocessione è stato difficile ripartire con una piazza in subbuglio, ma abbiamo deciso di valorizzare il più possibile il nostro settore giovanile, frutto di un progetto iniziato tre anni fa, abbiamo inserito Antonino Nosdeo come responsabile e in tutte le squadre agonistiche gente qualificata: Ledesma allena la Primavera, poi ci sono anche Mario Bonfiglio, Luigi Giorgi e Francesco Monaco nelle altre categorie, tutti lavorano molto sulla parte tecnica, abbiamo iniziato ad investire sui giovani, soprattutto del territorio, abbiamo stretto affiliazioni con squadre delle Marche e dell’Abruzzo, abbiamo trasferito le squadre agonistiche al Picchio Village, aspetto che consente un confronto costante fra i tecnici. E poi i ragazzi si allenano a stretto contatto con la prima squadra e questo rappresenta un valore aggiunto. Abbiamo avuto il coraggio di portare i nostri giovani in prima squadra, Lo Scalzo, Piermarini, Bando e tanti altri scalpitano. Cito anche Gorica, un 2006, capocannoniere della Primavera, ha avuto un mese fa il primo contratto da professionista. In Primavera giochiamo con ragazzi sotto età, la scorsa settimana abbiamo schierato tre 2008 e quattro 2007. L’Ascoli attualmente occupa la posizione playoff in tutte le categorie dall’Under 15 alla Primavera. L’Under 15, che vanta il miglior attacco di tutti i gironi, ha al suo interno anche qualche talento”.
L’importanza del Picchio Village e la situazione stadio:
“Il tema infrastrutture è fondamentale, non esistono più i presidenti mecenati e noi dirigenti dobbiamo portare più risorse possibili, dalle sponsorizzazioni al ticketing, fino alle plusvalenze. Questo significa che dobbiamo essere bravi a creare i giovani del futuro. Le strutture in questo sono fondamentali, ci hanno consentito di avere tutte le squadre al centro sportivo, poi abbiamo creato un hub in cui i migliori talenti, dal 2008 al 2010, con la guida di Gigi Giorgi, migliorano settimanalmente i dribbling, i passaggi e la parte tecnica. Hanno a disposizione anche il preparatore atletico della prima squadra che li fa crescere atleticamente. Per lo stadio l’amministrazione è stata vicina al club, qualche anno fa è stata ricostruita la tribuna Mazzone, da qualche mese sono iniziati i lavori per il rifacimento della curva e termineranno nel giro di un anno e mezzo”.
Sul mercato:
“L’obiettivo è valorizzare i giovani ed entrare nella griglia playoff. Da qui a fine mercato faremo entrate nei ruoli in cui c’è maggiore necessità, ma prima dovremo fare 1-2 uscite, il DS sta lavorando su questo”.
Le seconde squadre:
“Il progetto seconde squadre mi piace molto, i top club hanno un serbatoio di giovani esteso e hanno necessità di farli giocare per non perderli. Spesso si parla di valorizzare i giovani italiani, quindi lo ritengo un progetto sicuramente efficace. Per le squadre minori sarebbe opportuno inserire squadre under 19 in serie C per non perdere tanti giovani non ancora pronti al salto in prima squadra”.