Concorso
Sono Luca Ortenzi di Pagliare del Tronto, Filippo, Pier Giulio Manardi, Paolo di Macerata e Andrea Bruni di Ascoli i cinque vincitori del concorso “Indovina la vignetta” che venerdì sera, prima di Ascoli-Sassuolo, saranno premiati allo stadio “Del Duca” con la maglietta dell’Ascoli Calcio.
Questi alcuni stralci delle interpretazioni fornite dai cinque tifosi bianconeri: Luca Ortenzi: “…il sistema calcio ormai boccheggia (il latte non c’è più), è tenuto a galla da quei pochi introiti che permettono la sopravvivenza…Naturalmente i personaggi che sono disposti sotto questo calcio di facciata, sono solo profittatori… Io credo nel calcio impossibile, nel calcio che si fa amare e spero proprio che un giorno tutti possano girarsi e tornare a guardare ancora quel calciatore che, con un semplice pallone di cuoio ai piedi, sia capace di far capire a questi “signori” che le emozioni non possono sottomettersi a nessuna altra cosa al mondo…”.Filippo: “La mucca è il mondo del calcio moderno che tutti cercano di sfruttare per i loro profitti e vantaggi… L’unico ad esultare è il calciatore sulla sinistra, simbolo del calcio genuino, il quale, privo di tutti gli attuali e spropositati interessi economici, può tornare ad avere il volto della sana competizione agonistica e dello sport vero ed autentico…”.Pier Giulio Manardi: “La mucca simboleggia il calcio diventato sempre più un fenomeno d’importanza commerciale piuttosto che uno sport giocato. I palloni attaccati alla mucca rappresentano le varie fonti di introito di cui si avvale attualmente la maggior parte delle società calcistiche. La frase “il latte non c’è più” indica che se si continua di questo passo c’è il rischio che il mondo calcistico vada verso il collasso perché sempre più persone senza scrupoli cercano di usare il calcio per ottenere alti guadagni e rilevanti profitti, spesso dimenticando che è soprattutto uno sport che serve a far divertire la gente…”Paolo di Macerata: “La mucca rappresenta qualsiasi squadra di calcio circondata da avvoltoi che vorrebbero mungerla per i propri profitti ed interessi, rischiando di farla finire male…. Ma noi siamo l’Ascoli e ce ne freghiamo di questa gente, noi siamo orgogliosi e punteremo sempre sulle nostre forze (palloncini come tifosi/biglietti/abbonamenti ecc.), ma anche, inutile negarlo, su diritti televisivi, mutualità, che nel calcio moderno sono diventati indispensabili per la sopravvivenza…”Andrea Bruni di Ascoli: “La mucca è la società, che solo grazie alle risorse provenienti da sponsor, diritti televisivi, mutualità, tifosi, biglietti (i palloncini) riesce a tenersi a distanza dai personaggi negativi che ruotano attorno al mondo del calcio…L’unico modo per tenere la mucca lontano da quella folla di personaggi negativi mungitori a sbafo è tenere gonfi i palloncini delle risorse e sostenere il più possibile le società sane…”.