AIA: VISITA DESIGNATORE STEFANO FARINA
Serata davvero indimenticabile per gli arbitri ascolani che lunedì sera hanno avuto ospite alla riunione tecnica sezionale il designatore di serie B, Stefano Farina. Oltre duecento giacchette nere hanno accolto l’ex arbitro e appunto attuale designatore in Cadetteria. A fare gli onori di casa è stato il presidente degli arbitri ascolani, Massimo Vallesi, affiancato da Mimì Morganti (attuale vice designatore in serie A), dal presidente del comitato regionale Gustavo Malascorta e da tantissimi arbitri arrivati da tutta la Regione ma anche dall’Abruzzo e dal Molise. Presenti anche Stefano D’Angelo e Luca Albertini che avevano condiviso con Stefano Farina la loro esperienza in Lega Pro, assieme al presidente Vallesi, e presente anche Gianluca Sacchi di Macerata attuale arbitro di Lega Pro. Il più applaudito tra i presenti è stato però l’ascolano Edoardo Paolini che domenica da quarto uomo ha esordito in serie B sostituendo l’arbitro Lorenzo Illuzzi infortunatosi durante il match Trapani-Livorno.
Paolini ha voluto ringraziare personalmente Stefano Farina che lo ha incoraggiato durante il suo lungo recupero da un lungo infortunio che pareva averne compromesso la carriera.
‘Grazie a Farina – ha detto Paolini – ho superato il mio problema e ora sono qui, sono ancora arbitro’. Paolini che questa sera arbitrerà il delicatissimo derby di Lega Pro tra Juve Stabia e Benevento.
Farina, che nella vita tiene corsi motivazionali nelle aziende, ha puntato il suo intervento proprio sul
raggiungimento dell’obiettivo più grande: arbitrare in serie A.
‘E’ il sogno di ogni arbitro – ha detto Farina – ma quello che si può sognare si può anche ottenere. Basta decidere cosa si è disposti a fare per agguantare quel sogno. Quali sacrifici si è disposti a sostenere: andare a letto alle dieci il sabato sera rinunciando alla discoteca, bere una birra in meno, seguire una dieta, allenarsi anche sotto un acquazzone, partire e fare mille chilometri anche per una gara che in quel momento non ha particolare valore di classifica. L’arbitraggio va amato come una fidanzata, va curato come un rapporto d’amore per cui si è disposti a tutto pur di incontrarsi. I venti arbitri che arrivano in serie A ci arrivano perché amano l’arbitraggio e hanno fatto tutto con la massima cura, sono stati padroni del loro destino. Quando un arbitro viene mandato a casa – ha concluso Stefano Farina – è perché non ha fatto tuttoquello che era nelle sue possibilità’. Farina ha poi mostrato alcuni video con una serie di episodi avvenuti sui campi di calcio e ha anche annunciato che dal 1° luglio verranno apportate ben dodici modifiche al Regolamento del Gioco del Calcio, per cui sia gli arbitri che gli osservatori arbitrali dovranno essere immediatamente pronti a recepire le novità regolamentari.