Abascal: “Mentalità vincente fin dal primo allenamento”.
C’è tanta voglia di iniziare, o meglio, di ricominciare per Mister Abascal, che, nelle settimane di quarantena e stop forzato, non ha mai smesso di aggiornarsi e studiare.
Per il tecnico di Siviglia questo 2019/20 è come aver vissuto tre campionati in uno: la splendida cavalcata promozione con la Primavera bianconera, l’esordio, anch’esso vincente, sulla panchina della prima squadra il 1° febbraio scorso a Livorno ed ora quello che sarà un nuovo campionato, che tutta la Serie B si appresta a ricominciare dopo tre mesi di sosta.
Mister, quali sono state le prime sensazioni che ha vissuto dopo la firma del contratto?
“La prima sensazione è stata di responsabilità nei confronti di un club che è fra i più antichi d’Italia; in secondo luogo ho sentito serenità, unita alla grande voglia di dare il massimo per il raggiungimento dell’obiettivo per una città che vive di calcio. Infine la voglia di trasmettere la nostra grande motivazione, mia e dello staff, ai ragazzi”.
Questo scorcio di stagione, che l’Ascoli si appresta a disputare, sa di ripartenza più che di prosecuzione. E’ d’accordo?
“Il nostro pensiero è di apprestarci a disputare un nuovo campionato, nel quale conterà la preparazione, che sarà sì corta, ma sarà così per tutte le altre squadre e quindi questo non deve essere un pretesto. Il nostro primo obiettivo è avere una mentalità vincente fin dal primo allenamento. Lavoreremo insieme, ma con la testa libera da tutto quello che è stato vissuto fino ad oggi, dovremo avere determinazione e mente spensierata. Inizia un nuovo campionato e da lunedì riprenderemo gli allenamenti di gruppo, nel rispetto del protocollo”.
Come ha trovato mentalmente la squadra dopo due mesi di stop forzato?
“E’ stato un momento particolare e difficile quello che abbiamo vissuto. Dal 4 maggio scorso abbiamo iniziato gli allenamenti online e il fatto di trovarci tutti i giorni, seppur virtualmente, a parlare e a condividere gli allenamenti ha fatto sì che il mese di maggio sia stato vissuto già come una preparazione al ritorno in campo. In questo sono stati bravi i collaboratori e preparatori Salvatori, Artico, Valle e Iuliano”.
Abascal ha già stilato una tabella di marcia da qui alla fine del campionato?
“Ogni partita è uguale alle altre, non c’è una tabella di marcia. Conterà quanto il singolo saprà mettersi a disposizione del gruppo, conterà avere un atteggiamento tale da vendere cara la pelle, dobbiamo essere sempre convinti che sarà domani il giorno che potrà migliorarci; mai accontentarci di quanto fatto oggi”.
Saranno aggregati in prima squadra sei Primavera, a testimonianza dell’importanza che un settore giovanile ha per un club e dell’ottimo lavoro svolto coi giovani:
“Alagna, Maurizi, Pulsoni, Intinacelli, D’Agostino e Di Francesco: sono i giovani che ritengo più pronti, anche se ce ne sarebbero stati anche altri meritevoli. I giovani rappresentano un investimento, crescono all’interno delle mura del Club e avere la possibilità di inserirli nel contesto dei più grandi è un segnale di continuità al lavoro svolto nel settore giovanile. Lavorare con i giovani significa lavorare per costruire il professionista di domani, con i valori, i principi di gioco e il carattere combattivo e determinato tipico del popolo piceno”.
I tifosi hanno sempre rappresentato un valore aggiunto per il raggiungimento dei risultati, ma in queste ultime partite non potranno essere presenti:
“Questo ci dispiace molto, ma ci dà maggiore responsabilità perché sono il motore del calcio; abbiamo bisogno della loro vicinanza e di tutto l’affetto, ci piacerebbe farli gioire. Vogliamo riprodurre in campo quello spirito battagliero e tenace che caratterizza i nostri tifosi. Ci piacerebbe che ci fosse identità fra noi e loro”.