Calcio

Allarme per il calcio piceno, la Truentina rischia di scomparire!

L’avventura della Truentina, club creato nel 1946, sembra giunta al capolinea. La storica formazione di Castel di Lama, che appena 8 anni fa sfiorò una clamorosa promozione in serie C2, ora milita mestamente nel girone O di Terza Categoria, dove è ancora a zero punti dopo 10 giornate di campionato. Una situazione imbarazzante e deprimente per gli appassionati lamensi, un’amarezza evidente di cui si è fatto portavoce l’assessore allo sport del comune di Castel di Lama Tommaso Amadio: “La proprietà della società ci dica cosa vuole fare, perché per me, come ex calciatore e come assessore, ma soprattutto per i volontari che per 40 anni hanno tenuto viva la passione per la loro squadra del cuore, non è più accettabile lo scenario attuale, con una formazione che va in campo in terza categoria senza riserve e senza allenatore, e prende 47 gol in 10 partite – ha ammesso Amadio -. In soli sei anni la squadra è precipitata dalla serie D interregionale alla Terza categoria, retrocedendo ogni anno senza lottare. Quest’anno poi, si sta toccando il fondo, con una formazione che va in campo senza guida e perde 10 partite su 10, subendo spesso sconfitte tennistiche più che calcistiche. E quello che ci preoccupa di più – continua l’assessore – oltre al possibile fallimento o alla mancata iscrizione al prossimo campionato, è il modo in cui la società sta gestendo il torneo, senza rispetto per i tanti suoi tifosi e vecchi appassionati, e senza dignità – ha aggiunto l’assessore -. Insomma, una situazione imbarazzante, tanto più se confrontata con gli straordinari successi degli anni 2000-2003, con una formazione e nomi come Pesic, Corradetti, Salvagno, Lanciotti, Amadio, Rossi che portarono i colori biancoblu alla storica promozione in serie D, e 2 anni dopo a sfiorare anche gli spareggi per salire in C2. Nessuno poteva immaginare quello che sta accadendo ora e ad una società che grazie anche al vivaio ha formato professionisti in grado arrivare a giocare in serie A e B, come Gigi Giorgi e Andrea Rossi“.