Amatori Rugby Ascoli U20: prosegue la marcia.
Quarta vittoria consecutiva per la maggiore delle giovanili dell’A.R.A.. A farne le spese stavolta sono stati i pari età dell’Old Pescara Rugby, squadra palesemente giovane e acerba che però non regala nulla. La partita è stata, in definitiva, sempre in mano ai tuttineri ascolani che l’hanno gestita, avendo marcato in avvio le due mete segnate nel primo tempo, abbastanza agevolmente, si giocava quasi sempre nella metà campo ospite con i pescaresi che cercavano di rallentare il gioco per tentare a loro volta di rendersi pericolosi. Alla fine della prima frazione di gioco il punteggio si attestava sul 14 – 5 per i padroni di casa i quali si concedevano anche il lusso di non segnare almeno altre 3 mete in pratica già fatte. Mancava in pratica solo l’atto formale della deposizione in terra della palla ma l’eccessiva sicurezza, o spavalderia, di qualcuno ha fatto si che si commettessero degli avanti che ancora reclamano vendetta. Secondo tempo fotocopia con altre 3 mete segnate, un altro paio gettate al vento e una subita per un punteggio finale di 33 – 10.
Qualcuno, poco addentro ai lavori, potrebbe obbiettare che alla fin fine la vittoria è arrivata, più di questo non si poteva ottenere, perché essere così critici? A costoro, ai quali risparmio la storia nel rugby l’umiliazione consiste nell’essere graziato, preciserò che quello che ci interessa è di trattare con la massima attenzione quei meccanismi, mentali prima che manuali, che fanno la differenza tra una squadra di rugby e un gruppo di appassionati.
Segnaliamo infine, senza comunque voler togliere nulla alla prova di tutti gli altri, Daniele Malloni tornato cecchino dalla piazzola e la buona prova di Erik Ferri chiamato dal coach Ferranti a esprimere l’avvenuta crescita.
Alla ripresa delle ostilità ci attendono gli incontri che diranno che tipo di campionato stiamo portando avanti, per quella data i concetti base di quello che abbiamo già dimostrato di saper fare dobbiamo averli bene in testa.
Qualcuno, poco addentro ai lavori, potrebbe obbiettare che alla fin fine la vittoria è arrivata, più di questo non si poteva ottenere, perché essere così critici? A costoro, ai quali risparmio la storia nel rugby l’umiliazione consiste nell’essere graziato, preciserò che quello che ci interessa è di trattare con la massima attenzione quei meccanismi, mentali prima che manuali, che fanno la differenza tra una squadra di rugby e un gruppo di appassionati.
Segnaliamo infine, senza comunque voler togliere nulla alla prova di tutti gli altri, Daniele Malloni tornato cecchino dalla piazzola e la buona prova di Erik Ferri chiamato dal coach Ferranti a esprimere l’avvenuta crescita.
Alla ripresa delle ostilità ci attendono gli incontri che diranno che tipo di campionato stiamo portando avanti, per quella data i concetti base di quello che abbiamo già dimostrato di saper fare dobbiamo averli bene in testa.