Ascoli pronta ad accogliere gli azzurri del rugby dopo l’entusiasmo di San Siro
Chiamata dai nativi Manu Samoa (dal nome di un famoso capotribu), la rappresentativa delle isole del Pacifico occupa l’11a posizione nel ranking mondiale, appena sopra agli azzurri, dodicesimi. Prima di ogni partita i giocatori si esibiscono in una danza propiziatoria: la Siva Tau, sulla scia della più famosa Haka della nazionale neozelandese.
“Il rugby – ha sottolineato l’assessore ai Lavori Pubblici, Gianni Silvestri nel suo intervento alla conferenza stampa di presentazione dell’incontro a Milano- non è soltanto una pratica agonistica, è anche stile di vita, una filosofia che va ben oltre gli angusti limiti del campo di gioco. E’ spettacolo, ma anche disciplina dura che richiede preparazione fisica ed atletica e, in parti eguali, autodisciplina ferrea, coraggio, amicizia, generosità, sacrificio, altruismo, rispetto dei compagni, dell’avversario e delle regole. E’ un gioco ideale di squadra in cui prevale il gruppo rispetto al divismo del singolo. E’ la prima volta della Nazionale italiana di rugby ad Ascoli Piceno. Si tratta di un evento sportivo importante che riscatta anni di assenza della nostra città dal panorama sportivo internazionale. E siamo orgogliosi e felici che questo possa avvenire grazie al rugby. Nelle Marche sta crescendo la passione per il rugby tanto che i suoi tesserati aumentano, ogni anno, mediamente, del 15%“.