Ascoli rende omaggio a Michael Flaksman Concerto e intitolazione del “Larghetto”
Il fondatore del Festival di musica ha voluto essere sepolto nel capoluogo piceno. Quando vendette un violoncello Stradivari per finanziare la manifestazione
Storia di musica e d’amore profondo verso Ascoli quella di Michael Flaksman, grande violoncellista e didatta, morto a Bonn in Germania il 18 ottobre dell’anno scorso, a 73 anni, dopo una lunga malattia. Nato in America, risiedeva a Mannheim dove per tanti anni ha insegnato nella prestigiosa Hochschule. Lui è stato il fondatore e direttore artistico, 24 anni fa, del Festival internazionale di musica di Ascoli portando nel capoluogo piceno una schiera di famosi musicisti e giovani che sotto la sua guida oggi suonano nelle più importanti orchestre internazionali. Poco prima di spirare ha espresso il desiderio, parlando con i figli, di essere sepolto il Italia. E per lui Italia significava Ascoli dove veniva appena poteva non solo per il Festival ma per qualche giorno di vacanza e stare insieme ai tanti amici. Ascoli gli entrò subito nel cuore quando ci capitò per caso in un viaggio dal sud Italia verso Mannheim. Fu colpito dalla bellezza della città, dal buon cibo e dal buon vino, dalle persone. E anche il Comune di Ascoli ora gli rende omaggio intestandogli la piazzetta antistante l’auditorium “Emidio Neroni” della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno che prenderà il nome di “Larghetto Michael Flaksman” con richiamo allo spazio e al termine musicale che descrive un tempo di esecuzione meno lento e maestoso del largo. Lo scoprimento della targa di travertino, realizzata anche grazie alla generosità della Fondazione Carisap, avverrà alle ore 17 del prossimo 24 marzo, lunedì, alla presenza dell’assessore comunale Donatella Ferretti la quale è stata la prima, apprendendo della scomparsa dell’artista, a ipotizzare un riconoscimento pubblico a questo musicista che ha profondamente legato la sua vita artistica e umana al capoluogo piceno.
Nella stessa giornata di lunedì 24, con inizio alle ore 21, ingresso libero, si svolgerà, nell’auditorium “Emidio Neroni”, il concerto “In memoriam di Michael Flaksman”, intitolato “Thank you Michael”, voluto dall’associazione culturale ascolipicenofestival, presieduta dalla prof.ssa Emanuela Antolini, e dai familiari del musicista scomparso. L’appuntamento fa parte del cartellone di “Ascoli Musiche” organizzato da Comune e Amat. Sarà un concerto molto particolare in cui l’esecuzione di brani di vari autori (a cominciare da Gabriel Fauré del quale Michael Flaksman è stato un ammiratore e un esecutore di riferimento) si mischierà all’affetto e alla riconoscenza. Dieci artisti, tra i quali i tre figli (su 5) musicisti, Jonathan (violoncello), Clara (pianoforte) e Leonie (violino), si alterneranno sul palcoscenico. Accanto al pianista Pierluigi Camicia, prestigiosa figura del pianismo italiano, docente nei Conservatori di Bari (dove fu chiamato da Nino Rota) e Lecce, che ha “allevato” fior di talenti, ci sono alcuni allievi di Michael Flaksman protagonisti di straordinarie carriere. Si esibirà tra gli altri Robert Kowalski, polacco, concertmaster dell’Orchestra della Svizzera Italiana a Lugano. C’è Rumen Cvetkov, rumeno, violista, considerato uno dei maggiori talenti internazionali, componente dell’Orchestra Sinfonica de la Region de Murcia. Ma tutti i presenti sono super musicisti. Dalla Germania giungerà la numerosa famiglia del violoncellista. In particolare dalla Puglia giungeranno nel capoluogo piceno, per partecipare agli eventi in programma, una nutrita schiera di amici con il deus ex machina del Carl Orff Music Festival di Putignano Vito Amatulli.
Ascoli e ascolipicenofestival rendono dunque omaggio a Michael Flaksman che, come detto, ha fondato il Festival 24 anni fa e che, all’inizio, ebbe come collaboratore, a livello locale, anche Fabio Ercoli, oggi titolare della scuola “Le Arti”. Nel corso degli anni, alla guida di ascolipicenofestival, hanno collaborato con il violoncellista i presidenti Elena Cicchi, Gaetano Rinaldi, Gina Quattrini ed Emanuela Antolini. Il grande amore per Ascoli spinse il violoncellista americano-tedesco anche ad acquistare una casa a Coperso che voi vendette per acquistare un altro immobile, sempre nella stessa zona, ora ereditato dai figli. Uomo di grande cultura, sognatore, estroverso, per fronteggiare le spese del Festival ascolano, che ospitava tanti artisti, vendette anche un prezioso violoncello Stradivari. Thank you Michael.
Gli artisti partecipanti al concerto
Emanuela Antolini (pianoforte), Mariano Bulligan (violoncello e voce), Pierluigi Camicia (pianoforte), Rumen Cvetkov (viola), Clara Flaksman (pianoforte) Leonie Flaksman (violino), Jonathan Flaksman (violoncello), Federico Paci (clarinetto), Stella Pontoriero (pianoforte) e Roberto Trainini (violoncello).
Il programma
Lunedì 24 febbraio. Alle ore 17 cerimonia ufficiale, con scoprimento di targa in travertino, per l’intitolazione al maestro scomparso, amico di Ascoli, dello spazio antistante l’auditorium “Emidio Neroni” della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno che prenderà il nome “Larghetto Michael Flaksman”. Interviene l’assessore comunale alla cultura Donatella Ferretti.
Alle ore 21, nell’auditorium “Emidio Neroni”, concerto “In memoriam di Michael Flaksman” con la partecipazione dei figli musicisti e altri artisti. Ingresso libero. L’appuntamento fa parte del cartellone “Ascoli Musiche” promosso da Comune e Amat .
Martedì 25 febbraio. Al mattino, con cerimonia privata, nel cimitero di Ascoli, tumulazione delle ceneri di Michael Flaksman, provenienti dalla Germania, nella tomba della Famiglia Cicchi con la quale lo scomparso aveva intessuto uno stretto rapporto di amicizia.
Biografia di Michael Flaksman
Michael Flaksman è nato ad Akron (Usa) il 13 aprile 1946 ed è deceduto a Bonn il 18 ottobre 2019. Ha studiato con Ernst Silberstein, Leonard Rose e Maurice Eisenberger. Ha debuttato a 17 anni come solista con l’orchestra di Cleveland. Nel 1964 e 1965 fu ospite del Marlboro Festival dove seguì le masterclass di Pablo Casals e suonò al fianco di Rudolf Serkin e altri importanti artisti. Dopo la laurea alla Harvard University, studiò armonia e composizione con Nadia Boulanger. Continuò i suoi studi con Antonio Janigro divenendo presto suo assistente sia a Stoccarda sia a Salisburgo per poi succedergli a Stoccarda. Si è esibito in tutto il mondo. Tante le incisioni fra le quale tutte le suite per violoncello e piano di Gabriel Fauré del quale era un esecutore di riferimento. Ha insegnato per molti anni alla Hochschule di Mannheim e numerosi suoi allievi sono diventati artisti di primo piano. Nel 1996 ha fondato, con infinita passione e generosità, il Festival internazionale di musica di Ascoli Piceno portando nel capoluogo piceno grandissimi musicisti e allievi che hanno poi realizzato prestigiose carriere. Oltre che direttore artistico del Festival di Ascoli è stato anche direttore artistico del Carl Orff Music Festival di Putignano.