Atletica paralimpica, Caironi, Legnante e Tapia ripartono da Jesolo con buone prove
Esordio nella stagione all’aperto per altri big azzurri a Jesolo. Nella seconda giornata dell’Italian Open, meeting internazionale di atletica paralimpica del World Para Athletics Grand Prix, si mette alla prova nel lungo Martina Caironi che al terzo turno salta 4,90 (+0.8) dopo aver iniziato la gara con 4,83. Poi la primatista mondiale T63 cerca di incrementare, ma senza raggiungere le misure da record già ottenute quest’anno con 5,23 al coperto, meglio anche del suo 5,19 outdoor. La bergamasca delle Fiamme Gialle, argento alle ultime Paralimpiadi in questa specialità oltre che nei 100 metri della fantastica tripletta tricolore, ha avuto comunque indicazioni incoraggianti: “Qualche salto è venuto bene e almeno uno era sopra i cinque metri, però nullo. Mi aspettavo qualcosa in più, ma finora mi sono allenata sempre al chiuso e questo può aver influito nel gestire il vento, nonostante l’esperienza. È solo l’inizio per partire con umiltà, non posso che migliorare e ora mi attendono tante gare sui 100 metri”. Secondo posto con un personal best di 4,36 per la giapponese Kaede Maegawa che adesso resterà un paio di mesi in Italia per allenarsi proprio insieme all’azzurra, per una bella storia di sport e di amicizia.
La plurimedagliata del peso F11 Assunta Legnante (Anthropos Civitanova) entra in gara nel 2022 con 14,51 al quinto lancio. La pioggia impedisce alla primatista mondiale di trovare il giusto equilibrio in pedana e, dopo i primi tentativi da ferma che si concludono con la migliore misura di 13,44, riesce a centrare risultati più confortanti in traslocazione negli ultimi tre turni. “Come prima gara della stagione, con questa temperatura e malgrado la pedana bagnata come a Tokyo dove ho preso l’argento, è andata abbastanza bene. Nel disco di domani spero di cogliere una buona misura. Questa è una stagione senza appuntamenti internazionali importanti che si può gestire in modo ottimale, in attesa dei Mondiali dell’anno prossimo. Mi muove una grande voglia di riscatto rispetto ai risultati delle Paralimpiadi e continuerò a lavorare per questo”.
Alla prima uscita outdoor di livello internazionale della stagione, il bicampione europeo dei lanci F11 Oney Tapia (Fiamme Azzurre) soffre particolarmente le condizioni meteo avverse e la pedana scivolosa del peso. Il croato Miljenko Vucic, emerso negli ultimi anni all’attenzione del circuito mondiale, riesce a soffiargli la prima piazza lanciando 17 centimetri in più (13,13). Al lanciatore italo-cubano, bronzo a Tokyo, resta un 12,96 da leggere in chiave positiva per i prossimi appuntamenti agonistici dell’anno: “È stato un debutto stagionale su pedana bagnata. Queste gare si fanno anche per abituarsi a essere pronti in ogni situazione, senza farsi condizionare. Servono per tenersi in forma e non mollare. Sono comunque contento di vedere crescere gli avversari e spero che sia così anche per i giovani del nostro vivaio. Domani gareggio nel disco e, anche se le condizioni climatiche saranno le stesse, voglio fare una bella prestazione. È un obiettivo che ho da tempo”.
La giovane saltatrice Agnese Spotorno (Cambiaso Risso for Special), classe 2003, firma l’unico record italiano della sessione. Nel lungo T20 l’atleta genovese atterra a 4,37 (+0.2), quattordici centimetri in più del vecchio primato di Fabrizia Simone del 2012, nella gara vinta con 5,37 dalla croata Mikela Ristoski, bronzo alle Paralimpiadi nella scorsa estate.
Il lungo femminile per disabilità visive incorona l’uzbeka Yokutkhon Kholbekova tra le T12 (5,14) e la spagnola Sara Martinez, argento T11 di Tokyo, con 4,84. Nella gara accorpata Antonella Inga (Freemoving) è la migliore delle italiane con 4,37 centrato ben due volte, mentre la plurimedagliata T11 Arjola Dedaj (Non Vedenti Milano), con i primi due salti nulli, fa fatica ad entrare in gara ma al terzo tentativo piazza la misura di 4,21. La giovane T12 Margherita Paciolla (Omero Bergamo), cresciuta nella UniCredit FISPES Academy, si prende invece un 3,98 come biglietto da visita per puntare agli Europei giovanili di Pajulahti di fine giugno con la Nazionale junior.
In pista ricomincia dal crono di 51.64 sui 400 T20 il ventenne siciliano Raffaele Di Maggio (Anthropos Civitanova), vicecampione europeo nel 2018. Tra le stelle della manifestazione c’è lo spagnolo Yassine Ouhdadi, medaglia d’oro a Tokyo sui 5000 nella categoria T13 degli ipovedenti, al traguardo in 15:32.48 praticamente appaiato al connazionale Alberto Suarez (T12) che chiude in 15:32.54.
Nella sessione pomeridiana in gara tra gli altri i lunghisti Roberto La Barbera (T64) e Marco Cicchetti (T44), mentre nel peso F33 torna in pedana Giuseppe Campoccio.
Le gare saranno trasmesse in diretta streaming sul canale Facebook di FISPES e di World Para Athletics: https://www.facebook.com/Fispes