Atletico Ascoli, Mister Simone Seccardini prima della trasferta di Avezzano
Atletico Ascoli, Le parole di Mister Simone Seccardini prima della trasferta di Avezzano “Abbiamo avuto il tempo di conoscerci in un settimana tipo e le risposte che ho avuto sono le stesse che mi hanno dato il primo giorno. Massima attenzione, disponibilità e condivisione. C’è stato uno scambio di feedback continuo che, con i rientri di quasi tutti gli effettivi, ci ha dato la possibilità di sviluppare vari scenari che sono i migliori per far emergere il collettivo. Siamo tutti sereni, tranquilli e fiduciosi che la settimana sia andata bene e che il lavoro pagherà. Il risultato finale di ogni gara (positivo o negativo che sia) non intaccherà quello che stiamo facendo giorno per giorno.
A livello di categoria l’impatto è stato bello, come l’ho sempre immaginato da tifoso. Entrare in uno stadio come quello di Sora dove andavo a vedere la mia squadra del cuore è stato emozionante. Sono entrato in punta di piedi, con il rispetto di chi realizza un sogno. A livello emotivo ho provato gratificazione, piacere e la voglia di sottolineare questo che è un punto di partenza ma con in testa tutti i sacrifici fatti per arrivarci. A livello calcistico non vengono ammesse leggerezze: tutti gli episodi sono determinanti. Si incontrano, ambienti, giocatori, dirigenti e tifosi navigati pronti a sfilarti sotto al naso quanto raccolto.
Qui ho trovato un ambiente sano e familiare che ti mette nelle condizioni di lavorare al meglio. Per me è stato facile entrare il primo di agosto nel settore giovanile e lo è stato ancora di più entrare nelle dinamiche della prima squadra perchè comunque, in maniera indiretta, le respiri, le assorbi e le vivi facendo parte della famiglia. La condivisione e la disponibilità da parte di tutti fanno si che nessuno si senta estraneo.
Ho trovato un gruppo di ragazzi dedito al lavoro, con grande cultura, disponibilità, abnegazione e che ha voglia di migliorare, emergere, arrivare e progredire giorno per giorno. Un gruppo curioso, attento e di qualità.
Non cambierò di certo la mia idea e i miei principi che secondo me valgono tanto con i grandi che con i piccoli. La differenza è che nei settori giovanili ho dovuto dare una mentalità, cercando di motivare i ragazzi che, nell’arco della crescita, perdono certezze e alla prima difficoltà poi si sgretolano; nei grandi invece è tutto più facile perchè i ragazzi hanno grande disciplina e anche se perdono di motivazione sono già mentalizzati essendo cosi più temprati alla complessità del gioco.
Non vorrei essere banale dicendo che questa è una partita difficile, perchè tutte lo sono. Tutte le sfide sono determinate da episodi, non ci sono partite scontate e che si vincono a tavolino. Mi aspetto una partita dove le loro individualità in qualsiasi momento possano far pendere il risultato da una parte o dall’altra. Dovremmo essere bravi noi a limitare, in maniera collettiva e individuale, che ciò avvenga. Loro hanno giocatori forti, d’esperienza e di categoria superiore che da un momento all’altro la possono risolvere”.