Bellini : Finché non c’è un venditore non ci può essere un acquirente
L’imprenditore Bellini ha ufficializzato alla stampa di aver rinunciato definitivamente di acquistare l’Ascoli Calcio. Le sue parole sono chiare “La mia offerta era incredibile, da vero tifoso. Ho fatto tutto il possibile per acquistare l’Ascoli. Ancora non capisco come possa esser stata rifiutata” e prosegue “La mia proposta avrebbe risanato l’Ascoli e avrebbe immesso diversi milioni di euro nella società. Ho fatto la mia offerta dopo aver letto le carte e i libri contabili. E’ stata presentata il 22 giugno, ho ricevuto risposta il 28”. Ma il punto fondamentale viene toccato quando, evidenzia un particolare sull’offerta e sui 7 punti. Sono quelli per i quali Guido Manocchio aveva ritenuto l’offerta irricevibile. “In realtà c’era solo un punto” Bellini puntualizza ” Manocchio ha parlato di manifestazione d’interesse non vincolante? E’ una proposta sostanziale firmata da me, non una manifestazione d’interesse. Si chiama accordo di massima. Era un primo passo per andare avanti nella trattativa, un punto di partenza. Nella proposta c’erano delle cose che non potevano essere cambiate e altre che si potevano negoziare. Evidentemente c’era troppa differenza tra domanda e offerta. Finché non c’è un venditore non ci può essere un acquirente.