Sport Vari

Benigni: “Lo sport al servizio delle persone ora più che mai”

ASCOLI PICENO – Il CSI, Centro Sportivo Italiano, associazione senza scopo di lucro, fondata sul volontariato, nonostante questo momento critico per la pandemia dovuta al covid-19 che sta tenendo tutti i paesi del mondo in apprensione, vuole continuare a dedicarsi con impegno e ottimismo alla promozione dello sport come momento di educazione, di crescita, di impegno e di aggregazione sociale.

Il Presidente del comitato provinciale di Ascoli Piceno, Antonio Benigni, continua a portare avanti questa attività, il comitato si sta impegnando fortemente per portare avanti i valori sociali dello sport.

“In questo momento storico di piena emergenza epidemiologica abbiamo cercato di programmare il prossimo quadriennio – dichiara il presidente – nella proposta dell’attività sportiva delinea il suo “principio generativo“ della vita associativa. Essa è fatta di relazioni, di accoglienza, di partecipazione democratica, di solidarietà nella giustizia e l’attività sportiva è il cuore della proposta del Csi: educare nel fare sport.”

Cosa avete intenzione di fare per il prossimo quadriennio?: “L’obiettivo primario di questo nuovo consiglio, all’alba di questo quadriennio particolare, sarà quello di fare dello sport una luce di speranza per tornare a vivere di relazioni, di sorrisi e di comunità e, per farlo, metteremo in campo tutte le nostre forze per restituire quell’anima umana dello sport che ci ha sempre contraddistinto.”

“Ogni azione che facciamo richiama fortemente alla sua mission: promuovere uno sport a forte impronta educativa, con particolare attenzione ai giovani e ai più vulnerabili. Difatti pur nella varietà della sua proposta sportiva, abbracciando le discipline più conosciute come anche quelle meno famose, da sempre si è distinta come un’associazione in cammino al servizio degli altri mettendo al centro delle proprie azioni l’accoglienza e la voglia di fare del bene. “

In un momento storico difficile come può lo sport aiutare le persone? “Oggi, quello che stiamo vivendo è un pezzo di storia epocale. La situazione emergenziale ha imposto, un nuovo modello di pensare e proporre lo sport che fino ad ora abbiamo fatto ma tutto questo non ha minimamente modificato la Mission del CSI, anzi ne rafforza il significato ed il valore della sua presenza. Lo sport deve essere al servizio
delle persone e delle comunità, specie in momenti di grande difficoltà come quelli che stiamo vivendo. Sembra di rivivere a tratti la storia della nascita del CSI, quando alla fine della seconda guerra mondiale c’era bisogno di molte cose, ma il Papa pensò di creare un ente come il Csi intuendo che anche lo sport fosse una componente importante per l’educazione e la crescita dei giovani. Oggi, anche se con caratteristiche diverse, l’emergenza educativa è sempre esistita e il nostro percorso deve adattarsi alle esigenze di una società in evoluzione, anche in situazioni critiche come quelle che viviamo. Ci siamo resi conto che non potevamo fermarci. Non certo per dimostrare qualcosa a qualcuno, ma principalmente per dare un segno di speranza, proprio come lo sport fece nel primo dopo guerra.

“Per questa stagione sportiva che ancora non ha avuto modo di partire abbiamo all’attivo varie discipline: Campionato calcio 5 Open, Campionato nazionale Calcio A5 Ragazzi e Allievi, Campionato nazionale Calcio A5 Juniores e Top Junior
Torneo Sporty & GO. Il comitato di Ascoli coinvolge più di 7000 persone, tra atleti,dirigenti, tecnici, arbitri ed educatori.”

“Abbiamo anche messo in essere il Protocollo in tema di misure per il contrasto ed il contenimento della diffusione da COVID-19, integrandolo anche con quanto suggerito dalla “Sezione di Igiene, Dipartimento Scienze della Vita e Sanità Pubblica dell’Università cattolica del Sacro Cuore” e con la supervisione della professoressa Stefania Boccia, Professore ordinario di Igiene.”