Bernacci”Brucia ancora la sconfitta”
L’attaccante dell’ascoli Marco Bernacci è ancora amareggiato per la sconfitta di sabato contro il Torino”La sconfitta di sabato brucia ancora perché perdere una partita giocata alla pari, se non addirittura meglio per certi tratti, contro la squadra più forte del campionato dispiace molto;
allo stesso tempo l’andamento della gara ci ha confermato la nostra forza, la volontà e l’impeto che mettiamo in ogni incontro.” E prosegue poi ancora nella disamina della gara “E’ chiaro che la partita abbia preso un certo indirizzo a seguito dell’infortunio occorso a Frezzolini, ma sarebbe riduttivo ricondurre il tutto a quell’episodio così sfortunato, che può capitare a tutti. Ho visto un buon primo tempo da parte nostra, molto tattico, senza grandi occasioni da rete, eravamo ben messi in campo e anche il Torino sembrava facesse fatica. Cosa avete pensato sull’episodio di Giorgi? Dalla panchina abbiamo visto la brutta botta in testa, ma sembrava che Gigi stesse bene, poi quando si è rialzato e, barcollante, è caduto a terra ci siamo spaventati. L’importante è che stia bene, giusta secondo me la decisione di non farlo rientrare in campo nonostante Gigi continuasse a ripetere di sentirsi bene. Con questo tipo di infortuni non si scherza; anche a me capitò qualche anno fa un episodio simile, si giocava Reggiana-Cesena e in seguito a uno scontro di gioco svenni. Cosa ci dici della tua gara, e del rigore?Quando sono entrato in campo ho subito avuto l’occasione per pareggiare su rigore procurato da Portin; il mister mi ha detto di calciare e l’ho fatto. L’arbitro per un paio di volte mi ha fatto rettificare la posizione della palla perché sul dischetto c’era una buca, così avevo spostato il pallone di 2-3 cm più avanti. L’importante è averla messa dentro, sono riuscito a mantenere alta la concentrazione e a restare freddo fino all’ultimo. Dopo il pareggio si è visto un Ascoli arrembante?Dopo il pareggio in tutti noi c’era la sensazione che potessimo passare in vantaggio, stavamo mettendo sotto il Torino, che aveva smesso di attaccare ed era in evidente difficoltà. Poi è arrivato inatteso l’errore di Frezzolini?Cose che sono successe a tutti, ma quello del portiere è proprio un compito ingrato tanto che se a commettere un errore è lui, sembra che la cosa sia più eclatante. Sono rimasto letteralmente a bocca aperta dal suo atteggiamento a fine gara: ha chiesto scusa a tutti, al mister, al capitano, alla squadra e ai tifosi e successivamente negli spogliatoi era disperato, non si dava pace. Non mi era mai capitato di trovarmi di fronte ad un professionista come lui, nel senso che di errori così ne ho visti, ma mai nessuno aveva chiesto scusa a tutti indistintamente. Il suo comportamento da una parte mi ha provocato dispiacere perché capisco quali potessero essere i suoi sentimenti, ma dall’altro mi ha rincuorato molto, mi ha fatto piacere scoprire una persona nuova, sensibile, con un profondo senso di responsabilità; uno di esperienza come lui, con tanti anni di carriera alle spalle che chiede scusa in quella maniera è una persona di spessore e il suo è stato un gesto che gli fa senz’altro onore. Sono cose che capitano e tutti noi abbiamo fiducia in lui, è un ottimo portiere, ma prima di tutto un’ottima persona. Ora ci attende un trasferta difficile contro l’Empoli?Dovremo fare punti in Toscana perché abbiamo tutte le carte in regola per farlo. Sabato siamo stati sfortunati, ma alla fine credo che sfortuna e fortuna si compensino, sta a noi far girare le cose nel verso giusto. L’Empoli è una squadra con obiettivi di alta classifica, quindi dovremo imporre il nostro gioco cercando di metterli in apprensione. Certo, dovremo migliorare il nostro rendimento in casa perché il sostegno dei tifosi dovrà essere un ulteriore motivo per far venire fuori ancora più forza.