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BOLLETTE – I FURBETTI DEL TERREMOTO

In seguito al tragico sciame sismico che ha colpito i nostri territori nel 2016 e 2017, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha stabilito una serie di aiuti in bolletta a favore degli utenti terremotati. Tra le principali misure adottate, vi sono le agevolazioni tariffarie che prevedono sconti in bolletta per le utenze di energia e gas e l’azzeramento delle bollette dell’acqua.

Tuttavia,come ci spiega Giorgio Tomassetti della SATO Energia, fornitore di luce e gas con sede ad Ascoli Piceno, una buona parte degli aiuti è finita purtroppo ad utenti che dal sisma non hanno avuto alcun danno. Infatti, il criterio per ottenere gli aiuti in bolletta in maniera del tutto automatica, ovvero senza dover fare alcun richiesta, non è l’inagibilità dell’edificio o il fatto di vivere in una SAE. Per ottenere tutti gli sconti basta semplicemente avere avuto un’utenza (luce, gas e/o acqua) attiva alla data del sisma in uno dei 140 comuniindicati dall’Autorità. Questa lista include Comuni come Castel di Lama, Folignano, Castorano e molti altri che sicuramente non hanno avuto i danni subiti da Comuni come Arquata del Tronto per fare un esempio. Ci teniamo a precisare che, anche in questi Comuni meno colpiti, tutti coloro che hanno effettivamente subito danni, avevano ovviamente diritto ad essere aiutati.

Questa decisione dell’Autorità sta tuttavia creando tutta una serie di problemi e debiti.

In primo luogo, molti utenti che non hanno subito alcun danno dal sisma stanno usufruendo di agevolazioni che, come stabilito dalle norme della stessa Autorità, saranno finanziate da tutti gli altri utenti italiani con contributi presenti all’interno delle loro bollette. Ovvero, gli italiani dovranno finanziare circa il 40% delle bollette luce e gas ed il 100% delle bollette dell’acqua di tutti gli utenti presenti nei 140 comuni indicati dall’Autorità. Tra questi utenti vi sono anche imprese che hanno bollette da migliaia di euro al mese.

In secondo luogo, alcuni di questi utenti hanno approfittato del fatto che, in base alle norme sul terremoto, ai clienti morosi non può essere sospesa la fornitura. Questo termine è per fortuna terminato per alcune società ma il risultato è stato che alcuni utenti “furbetti” (che non hanno subito alcun danno), hanno smesso di pagare le bollette luce e gas successivamente al sisma (nonostante fossero anche scontate). Anche questo debito rischierà di ricadere, oltre che sulle società di fornitura, anche sulla collettività nella forma di maggiori costi in bolletta.

In ultimo luogo, la beffa. Alcuni utenti che si trovavano obiettivamente in Comuni terremotati, non hanno potuto beneficiare degli aiuti in bolletta, perché la loro casistica non era presente tra quelle descritte dalle Delibere per il sisma. Per fare un esempio, l’ottimo ristorante “La Vecchia Ruota” di Accumoli.

Come ci racconta sempre Tomassetti della SATO Energia, vi sono poi molti utenti onesti che si sono trovati ad essere agevolati senza averlo richiesto e non hanno tuttavia aumentato i loro consumi dopo il sisma, continuando a pagare regolarmente. Vi sono anche molte famiglie che da ormai due anni non ricevono bollette dai propri fornitori. A differenza di fornitori come SATO Energia che hanno continuato a fatturare applicando subito gli sconti previsti, altri fornitori hanno scelto di sospendere la fatturazione. Questa decisione sta per creare un altro enorme problema, i mega conguagli. Ovvero le famiglie interessate riceveranno a breve una mega-bolletta per due anni di consumi. Questa bolletta sarà sì agevolata e rateizzabile, ma rimarrà tuttavia il problema di dover gestire per un paio di anni bollette vecchie e nuove contemporaneamente, con ulteriore aggravio per le famiglie.

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