Bruciante sconfitta casalinga della Tecnolift Volley Angels
Bruciante sconfitta casalinga della Tecnolift Volley Angels contro il fanalino di coda dei play off della serie D femminile Yes we can Piagge. Finisce 2-3 (22-25, 27-25, 21-25, 25-13, 6-15) in 2 ore e 9 minuti nell’ultima giornata del girone di andata, quando tutti in casa Volley Angels aspettavano l’appuntamento con la prima vittoria di questa seconda fase, che invece è venuta a mancare in modo alquanto rocambolesco. Infatti nel primo e terzo set, persi dalla formazione rossoblu, le ragazze di Ruggieri e Leoni erano ampiamente in vantaggio e nulla avrebbe fatto pensare ad una debacle di questo genere. Nel primo set, in vantaggio 17-9 nel rossoblu hanno vissuto uno dei tanti black out di questi play off regalando il set a un Piagge che ha comunque avuto il merito di crederci sempre. Andamento inverso nel secondo set con le pesaresi che prendevano il largo e le padrone di casa ancora stordite dall’incredibile chiusura del primo set, ma che, trascinate dalla tenacia di Piersimoni e compagne, facevano proprio ai vantaggi il set. Il terzo parziale iniziava con la Tecnolift avanti 9-2, ma anche in questo caso si spegneva la luce e un 5-0 finale delle ospiti donava a loro la vittoria del set. Il gioco successivo è un monologo rossoblu con un’inarrestabile Tiberi che fa il bello ed il cattivo tempo e il Piagge stretto alle corde. Al contrario il quinto set vede le ospiti con le ali ai piedi andare al cambio campo sull’8-1 e chiudere il set con un netto 15-6. “Era lo scontro tra le due squadre ancora a secco di vittorie nei play off – ha detto il diesse Taffoni – anche se con la legittima soddisfazione di giocare per un posto in paradiso. Peccato che siamo arrivati a questo match veramente con i cerotti (con ben cinque giocatrici della rosa non della partita). Ora inizierà il girone di ritorno nella speranza di chiudere bene una stagione che comunque ha riservato grandi soddisfazioni per il nostro team che opera nel territorio di Porto san Giorgio e di Porto Sant’Elpidio”.