Calcio Promozione: A.S.D. MONTICELLI MASSIMILIANO NARDINOCCHI “DOMENICA, SCONFITTA L´ETICA SPORTIVA
“Non è facile, soprattutto da chi, come me, intende il gioco del calcio e lo sport in genere, in modo, prettamente diverso, accettare quello che è accaduto, domenica scorsa, al “Città di Ascoli”.
Le parole, tra l´altro, molto misurate e sincere, sono quelle di Massimiliano Nardinocchi, dirigente accompagnatore dell´A.S.D. Monticelli, in panchina, anche nella finale play-off, di Ascoli.
“Come dirigente di una società che conta più di trecento tesserati, con una Scuola Calcio, davvero, “di spessore” che, di anno in anno, oltre a crescere di numero, lo fa anche come qualità e frequenza, mi sento di condannare certi episodi.
Quando, ho visto l´assistente dell´arbitro muoversi dalla sua consueta posizione, entrare in campo e richiamare l´attenzione del direttore di gara, perché dagli spalti, proprio sopra di lui, erano arrivati diversi oggetti, ho temuto al peggio.
Il mio pensiero, è andato, subito, ai tanti bambini che, con le proprie famiglie, così come contro il Potenza Picena ed in tutte le altre gare casalinghe della nostra “Prima Squadra”, anche stavolta, stavano lì, sulle gradinate, con le loro bandierine “biancazzurre”, ad incitare e dar forza e sostegno, ai loro amici più grandi.
Quelli che incontrano, spesso, fuori e dentro al campo e con i quali, a volte, ci scappa anche qualche passaggio o un tiro in porta.
Ed anche a quelli del P.S. Elpidio, che avevano fatto anche tanta strada per assistere ad uno spettacolo del tutto diverso.
Anche in questa occasione, come già avvenuto, una settimana fa, nella semifinale play off contro il Potenza Picena, dove erano presenti tantissimi sostenitori giallo-rossi, con le Forze dell´Ordine, avevamo predisposto un servizio d´ordine veramente imponente, dividendo, in modo impeccabile, le due tifoserie.
E dopo il triplice fischio del Signor De Luca, mentre assistevo a certe scene, del tutto disgustose, mi chiedevo che cosa avessero pensato quei genitori con i quali, di tanto in tanto, si parla di tutto.
Anche di calcio, inteso come insegnamento ed etica sportiva.
Già l´etica sportiva, ieri, certamente, è stata sconfitta.
Vedere poi quel ragazzo, l´altro giudice di linea, completamente solo, soffrire così tanto da dover ricorrere alle cure del Pronto Soccorso, condotto dai Carabinieri….
Ho pensato alla sua famiglia.
Con il nostro segretario, ci siamo offerti ad accompagnare l´arbitro e l´altro assistente per andare a riprendere il loro collega visto che l´Ospedale “Mazzoni” si trova nel nostro quartiere;
nel ringraziarci, hanno detto che ci pensavano le Forze dell´Ordine a fare tutto.
Beh, se il calcio è diventato così, io mi dissocio. E con me, tutta la società del Monticelli.
Con questo, non ci permettiamo di puntare il dito contro alcuno.
Non lo abbiamo mai fatto. Abbiamo un buon rapporto con tutti.
Lo farà, indubbiamente, la giustizia sportiva.
“Mi permetto, invece,” – conclude il dirigente ascolano – “di ringraziare, pubblicamente, dalle pagine del nostro sito, i tifosi del Monticelli e del P.S. Elpidio, per aver aderito, in modo massiccio e concreto, alla “gara” di solidarietà, a favore dell´A.I.L. (Associazione contro le leucemie, i linfomi e il mieloma).
Qui, hanno vinto tutti!
Nei prossimi giorni, pubblicheremo ogni dettaglio del ricavato.”