Ascoli PicenoCultura

Chiude Apf, al Filarmonici maxiconcerto con 64 giovani musicisti tedeschi e ascolani

Si rinnova il gemellaggio con Treviri nel segno dell’arte e dell’amicizia  Antolini: “Edizione di altissimo livello. Stoltzman show allo Spontini”

 

Sessantaquattro giovani studenti sul palcoscenico, tedeschi e italiani, per un maxi concerto orchestrale che domani venerdì 4 ottobre, nel Teatro dei Filarmonici, alle ore 10, chiude la 23ma edizione di ascolipicenofestival 2019. All’orchestra giovanile di Treviri (Trier), città tedesca gemellata sin dal 1958 con Ascoli Piceno, la Jugendorchester Angela Merici-Gymnasium, si uniscono anche alcuni allievi dell’Istituto Musicale “Gaspare Spontini” coordinato dal maestro Maria Puca. Dirige  il prof. Ulrich Krupp.

Nel programma musiche del norvegese Edvard Grieg, del nostro Ennio Morricone e dell’americano Quincy Jones. E’ un evento nel segno nel segno dell’arte e dell’amicizia. Un gemellaggio, tra Ascoli Piceno e Treviri, che si rinnova nel segno della musica di ogni latitudine. Ed è anche l’occasione per festeggiare in musica l’inizio dell’anno scolastico.

Gli allievi dello Spontini che si uniscono ai colleghi  tedeschi sono Irene Tosti (violino), Beatrice Vagnoni (violino), Sofia Amurri (violino), Anna Maria Feriozzi (violoncello), Claudia Vitelli (clarinetto) e Matteo Serra (clarinetto).

Al concerto, riservato agli studenti, ingresso naturalmente gratuito, sono state invitate in particolare le scuole cittadine che hanno l’indirizzo musicale (Isc Borgo Solestà -Cantalamessa e Isc Luciani-Santi Filippo e Giacomo) e anche altre. Chiusura di ascolipicenofestival 2019, dunque, con una grande festa in musica dopo ben 10 concerti, a partire dal 13 settembre, più due anteprime. In totale si sono esibiti 25 artisti provenienti da tutto il mondo. “Il livello artistico di questa edizione del Festival –  commenta soddisfatta la prof.ssa Emanuela Antolini presidente dell’associazione organizzatrice –  è stato davvero altissimo. Solo le grandi città europee possono offrire tanto. Il pubblico è giunto in maggioranza da fuori Ascoli Piceno e questo se da un lato ci conforta dall’altro ci amareggia. Ho ricevuto tanti complimenti. Da spettatori e addetti ai lavori che hanno capito lo sforzo organizzativo, titanico, che abbiamo affrontato. Noi ce l’abbiamo messa tutta per offrire ad Ascoli Piceno una manifestazione con una proposta artistica di grande valore che ha richiamato sulla città l’attenzione del mondo musicale nazionale e internazionale”. “Una finestra particolare del Festival, – continua Antolini – come nella filosofia della nostra associazione, è stata aperta sulla formazione dei giovani musicisti. Il maestro Richard Stoltzman, ritenuto il clarinettista n. 1 al mondo, il giorno prima del suo concerto, che definirei epocale, ha accolto ben volentieri l’invito di incontrare, nell’Istituto Spontini, studenti e insegnanti di clarinetto di tutta la città. Ha risposto alle domande anche tecniche e alle curiosità, ha dato suggerimenti su come si suona lo strumento, ha scherzato facendo vedere come si tiene in forma facendo dentro lo Spontini flessioni e mosse di Tai Chi. Insomma un momento straordinario di arricchimento per studenti e insegnanti. Inoltre da non dimenticare la riuscitissima e originale maratona pianistica che abbiamo organizzato nel Chiostro di San Francesco, tra la sorpresa e il piacere dei passanti, con tredici tra studenti e laureati di pianoforte”. “Colgo l’occasione – chiude Antolini- per ringraziare in primo luogo il pubblico e i soci di ascolipicenofestival, poi il Comune di Ascoli Piceno, che più di tutti ci ha aiutato, la Regione Marche, l’Amat, la Camera di Commercio delle Marche, la Fondazione Carisap sempre al nostro fianco mettendoci anche a disposizione l’auditorium Neroni, e il Bim Tronto”.