COMUNICATO STAMPA UFFICIALE IN RISPOSTA ALL’ARTICOLO COMPARSO IN DATA ODIERNA SU “IL MESSAGGERO VENETO” EDIZIONE DI PORDENONE
A pochi giorni di distanza dalla felice conclusione dei XXII Campionati del Mondo di Deltaplano, questa mattina è stato pubblicato un articolo sull’edizione di Pordenone del Messaggero Veneto a cui Flyve, in qualità di componente principale del comitato organizzatore, ritiene opportuno e necessario rispondere specificando come siano andate in realtà le cose.
Si anticipa sin d’ora che purtroppo il pezzo riporta parecchie inesattezze e che, in virtù di questo, la stessa Flyve ha già conferito mandato al proprio legale di fiducia per valutare ogni azione da intraprendere al fine di tutelare la propria immagine e soprattutto l’ottimo lavoro svolto.
“Il progetto – ci ha spiegato Bernardo Gasparini, socio di Flyve insieme a Giovanni Rupil – ha previsto sin dal 2016 il centro operativo a Tolmezzo, capoluogo della Carnia. Questo in buona sostanza per due ragioni: la prima in virtù del fatto che la cittadina ben si presta ad ospitare eventi di questo calibro ed è già abituata a farlo (ricordiamo tra le altre manifestazioni le tappe del Giro d’Italia, il Raduno Triveneto degli Alpini con più di 20.000 persone presenti a giugno, etc) e la seconda poiché proprio in Carnia è nato questo sport, con i primi voli in assoluto in deltaplano ad opera dei pionieri, celebrati e degnamente ricordati nelle due settimane di gara. In secondo luogo, preme sottolineare come tutti gli aspetti logistici e organizzativi siano maturati in stretta collaborazione con la Regione FVG e PromoTurismo FVG. Ci riferiamo in particolare ai tre decolli selezionati, tutti utilizzati nel corso delle task: se proprio dobbiamo essere precisi, Meduno ed il Monte Valinis è stato quello più impiegato, considerate anche le condizioni metereologiche che ne hanno suggerito di sceglierlo praticamente quasi quotidianamente. Vi è da dire – e questo lo confidiamo con grande amarezza- come nessuna attività ci abbia mai chiesto nulla in merito alla possibilità di poter essere presente in loco per proporre i propri prodotti e che soprattutto a Meduno, il volo libero è molto conosciuto visto anche l’annuale Spring Meeting che si svolge tra aprile e maggio.”
Anche Giovanni Rupil, responsabile per la sicurezza dei Mondiali di Deltaplano (che ricordiamo non aver registrato alcun intoppo se non due piccoli incidenti in dieci giorni di volo con circa 125 piloti impegnati nelle varie task, ndr) è voluto intervenire per alcuni chiarimenti.
“L’articolo pubblicato sull’edizione odierna è particolarmente fuorviante anche su un altro punto cruciale che è bene spiegare. Trattandosi di un Campionato del Mondo, i regolamenti FAI imporrebbero che i decolli restassero chiusi al normale traffico di appassionati quotidiano, che nei nostri cieli avviene in massa specie durante la bella stagione. In virtù di questa considerazione e ben conoscendo il nostro Friuli Venezia Giulia sotto questo aspetto, abbiamo avanzato molto prima dell’inizio dei Mondiali una richiesta di deroga specie per il decollo del Valinis, che non solo è stata accettata dalla FAI ma addirittura lodata in sede di rapporto, considerato come è stata gestita poi in fase operativa. Tutti gli amanti del volo libero sono potuti decollare sino a trenta minuti prima dello start dei piloti partecipanti al Mondiale ed immediatamente dopo che l’ultimo aveva spiccato il volo, e gli stessi possono tranquillamente testimoniare come siano state loro fornite tutte le opportune indicazioni per volare in sicurezza e non compromettere quella dei partecipanti alla rassegna iridata. Non capiamo davvero chi abbia potuto suggerire agli ospiti di agriturismi ed hotel di recarsi fino in Slovenia per decollare, anche perché a conti fatti la meteo ha davvero garantito splendide giornate a tutti”.
Gasparini ha poi proseguito nella disamina del pezzo. “Nessuno ha mai – e sottolineo mai – parlato di Mondiali con fulcro a Meduno. Tutto è stato studiato e spiegato con la massima chiarezza, noi siamo orgogliosi del lavoro svolto che ha interessato diverse zone della nostra Regione e sin dal momento della candidatura, il nostro scopo è stato quello di ospitare i Mondiali di Deltaplano per creare una sorta di trampolino di lancio, affinchè i luoghi meravigliosi che abbiamo a disposizione potessero essere conosciuti da persone provenienti da tutto il mondo, con l’obiettivo di poterle poi ospitare in futuro. Il vero guadagno che auspichiamo possa concretizzarsi già dai prossimi mesi, è quello di un turismo legato in questo caso al volo libero a flusso continuo, che possa così garantire alle attività ricettive ed enogastronomiche localizzate sul territorio di poter lavorare per gran parte dell’anno. Ci permettiamo di sottolineare come da tutte le delegazioni presenti siano arrivate manifestazioni di grande stima e, ad esempio, i ragazzi della Germania non vedono l’ora di poter volare nuovamente in Friuli Venezia Giulia. In ultima analisi, ci preme un’ulteriore correzione all’articolo riguardo quanto riportato sui Mondiali di Parapendio: il FVG non ospiterà questa manifestazione bensì quella di Parapendio Acrobatico. Si tratta di due discipline completamente differenti e nello specifico sarà il lago di Cavazzo ad ospitare per ragioni di sicurezza la gara di cui sopra, in quanto in caso di incidenti i piloti avranno un impatto più morbido in acqua con squadre di salvataggio pronte ad intervenire nell’immediato.”