Fispic Calcio a 5 : NON POTEVA ANDAR MEGLIO: NAPOLI-PESARO ’01 1-4
Se il gioco del calcio fosse una strada non sarebbe un comodo rettilineo ma una tortuosa salita al passo alpino del Palun. La partita per i campioni d’Italia dell’Invicta Pesaro 2001 contro la NoiVed Napoli lo dimostra ampiamente. Quanto sia difficile portare a casa la pagnotta é cosa nota, gli avversari non fanno regali di sorta. Poi c’è il discorso del rendimento che si può trarre dalle proprie forze, cercando di superare gli ostacoli, fisici e mentali, che inevitabilmente ci si trova ad affrontare sopratutto nel periodo invernale, fra catastrofi e maltempo che si aggiungono. Perciò diventa fondamentale maturare un carattere morale e agonistico che supporti gli eventuali scompensi e la squadra è ormai, quasi, matura per farlo. La gara è risultata difficile per la forza del Napoli che ci ha messo anche una dote superiore >(in alcuni momenti della partita) della cosiddetta “fame”. La prima frazione si chiude sul 2-0 per gli ospiti, ma questo dato non ha semplificato di molto la situazione perchè è anche vero che la doppia ammonizione rifilata al bomber Raviele già dall’inizio della ripresa ha fatto rimanere in dieci la squadra di Belluomini per i due minuti e, poi tanta sofferenza chiudendosi benissimo e trovando qui il definitivo quarto gol. le occasioni si sono presentate paradossalmente in maggior numero nell’ultima metà del secondo tempo quando Napoli cercava le reti per un pareggio insperato. Come nella prima finale scudetto giocata sempre in quel di Pomigliano d’Arco a spingere il pallone in rete per mettere il punto sulla gara c’ha pensato la determinazione di Polito, e pur con tutti gli onori all’avversario il risultato é ampiamente meritato. A segno Raviele, dippietta di Mastracci, Pirozzolo per i partenopei e Polito a sancire il 4-1 per i pesaresi. A fine gara le emozioni erano forti tant’è che il mister esprime che: il sentimento di Polito nel cercare di migliorare sempre e comunque, di desiderare il gol e la vittoria oltre ogni presunto limite che riconosceva a sè stesso. Ed ecco che quest’anno non é lui che cerca il gol ma é il gol a cercare Polito. Semplice no? E lo stesso sentimento lo ha la squadra nel lavoro che sta facendo per perfezionare la difesa. -E’ stata una partita sofferta, è vero, – aggiunge il presidente Gramolini – ma non abbiamo subito alcun tiro, degno di questo nome, nello specchio della porta. Aver subito un solo gol, per altro da metà campo o quasi, é un dato che dice tanto… tantissimo-. Menzione d’onore al pubblico della rete che, con vari messaggi prima e durante, ha incessantemente, incoraggiato la squadra e sostenendola, e anche grazie a loro è arrivato il sospirato successo.