Giorgi:L’ultima stagione è stata senz’altro la più difficile e gratificante
Gigi Giorgi non ha mai incarnato il prototipo del calciatore e se molti suoi colleghi si dividono fra le mete più blasonate di Formentera, Sharm o Mikonos, Gigi è in procinto di partire per Berlino con la sua fidanzata:
“Da qualche anno sto facendo il giro delle capitali europee e mancano all’appello, oltre Berlino, Dublino, Lisbona e Budapest… farò visita a Feczesin…”.Da ascolano tifoso dell’Ascoli come stai vivendo il trambusto che da un paio di settimane ha colpito il mondo del calcio?“Premetto che prima di esprimere ogni valutazione bisognerebbe attendere che la giustizia faccia il proprio corso e che si accertino in modo chiaro le responsabilità delle persone coinvolte, però devo anche dire che, alla luce delle intercettazioni, sono rimasto fortemente deluso e colpito; situazioni come queste fanno troppo male allo sport. Il calcio può e deve ripartite perché non è tutto squallore e la testimonianza è data da bellissime realtà calcistiche come Novara o Ascoli, che sono riuscite ad emozionare ed unire città intere”.Si volta pagina, fra un mese circa si parte per il ritiro. Con quale maglia giocherai? “Non lo so, molti tifosi in questi giorni me lo domandano. Ho letto il mio nome accostato a società di serie A e, onestamente, a 24 anni se ci fosse la possibilità di fare il grande salto ne sarei molto contento, chi non lo sarebbe… Se ci fosse l’occasione e la società ne trovasse giovamento la coglierei al volo, fermo restando che Ascoli è e resta casa mia e quanto io tenga ai colori bianconeri lo sanno tutti. Sono tranquillo anche perché ho ancora due anni di contratto con l’Ascoli e non ho fretta di andare via”. Dei quattro anni all’Ascoli l’ultimo è stato quello più importante per te. “L’ultima stagione è stata senz’altro la più difficile e gratificante, sono molto orgoglioso di quello che siamo riusciti a fare. Negli ultimi due campionati mi sono espresso bene, ho acquisito sicurezza, tanto da diventare uno dei protagonisti della squadra, io che quattro anni fa ero più una comparsa. Ho ricoperto più ruoli adattandomi alle esigenze della squadra, quest’anno ho dato il meglio sulla fascia”.Qual è il ruolo che ti è più congeniale? “Nasco trequartista successivamente spostato sull’esterno, ma la posizione che mi piace di più è quella del mediano a tre, ruolo che quest’anno ho ricoperto poco. Diciamo che sono molto duttile tatticamente, a centrocampo mi adatto in molti ruoli”. L’Ascoli 2011-12 riparte da Castori. “E’ sicuramente la scelta migliore che la Società potesse fare, umanamente e caratterialmente è il miglior allenatore che abbia avuto, in una stagione così dura non era facile instaurare un feeling così forte fra squadra e mister”. Qual è stato il giovane che ti ha sorpreso di più, il bianconero che ha rappresentato una garanzia per la squadra e quello che esploderà a breve?“Di sorprese ne cito due: Marino, che ha acquisito grande sicurezza nei propri mezzi e Calderoni; Gazzola ha rappresentato la garanzia, ha raggiunto una maturità tale da poter tranquillamente giocare in serie A. Moretti è il calciatore di sicuro futuro, ha caratteristiche fisiche importanti e col giocare con continuità ha acquisito quel ritmo e quella sicurezza che gli mancavano altrove”.