Volley

Grottazzolina riparte dal talento di Vecchi.

Dopo una prima tornata di saluti iniziamo a presentare l’organico della prima squadra in vista della stagione 2020/21, partendo dal capitano…
Com’è ormai tradizione, in casa M&G prima degli annunci ci si focalizza sui saluti, con una prima tornata che ha visto la formazione grottese ringraziare ed abbracciare virtualmente tre nomi importanti le cui vite, per varie ragioni, prenderanno altre strade. Al termine di una stagione assurda, beffarda ma anche enormemente meravigliosa fin quando si è potuto giocare, non c’è stato nemmeno il modo di salutare e ringraziare adeguatamente e de visu coloro i quali ne sono stati attori protagonisti; un cammino memorabile che il Covid ha interrotto bruscamente annullando tutto, come se nulla fosse avvenuto. Doveroso, dunque, quantomeno rendere i giusti omaggi a Snippe, Arienti e Giannotti, ragazzi eccezionali e professionisti non da meno.
La vita però va avanti, e se per la maggior parte di loro è già nota la futura destinazione è tempo anche per Grottazzolina di ripartire e guardare al futuro, certamente con tanto rammarico, ma anche con il consueto entusiasmo di sempre.
Si riparte dunque dal talento di casa, lo schiacciatore classe ’96 Riccardo Vecchi, che sarà anche capitano della formazione grottese.
Cresciuto all’interno del vivaio della Scuola di Pallavolo M&G, quello di Ricky è ormai un percorso sportivo arcinoto, vista e considerata la sua crescita esponenziale a partire dai campionati regionali sino alla Serie A. Da qualche stagione, tuttavia, non parliamo più di prospetto, ma di certezza, dal momento che il suo reiterato rendimento lo ha stabilmente piazzato tra i più interessanti laterali di Serie A2 possedendo la rarissima dote di essere efficace anche in ricezione tanto quanto lo è nelle doti offensive e al servizio.
Ma, aldilà del campo, ciò che Riccardo rappresenta all’interno dell’Universo M&G è qualcosa che va oltre: espressione perfetta della territorialità, essendo nato e cresciuto nell’entroterra fermano, quella di Vecchi è la definizione “umana” di cosa significhi crescere all’interno di un settore giovanile e diventarne bandiera, fulcro e anche punto di riferimento, oggi, in qualità anche di allenatore dei più piccini.
Facile dunque spiegare il perché, puntualmente, si riparta da lui, a maggior ragione per la stagione ventura: tra tante certezze venute meno per via del Covid e delle discutibili regole per cui chi paga (e compra i diritti) ha la precedenza su chi vince sul campo, infatti, il suo ESSERCI rappresenta senz’altro un esempio da seguire. La società ha chiesto a tutti (nessuno escluso) di fare dei sacrifici in nome della continuità, situazione inevitabile a fronte delle difficoltà economiche generalizzate che sta attraversando il paese; il Governo ci ha messo del suo, rispedendo al mittente (almeno per ora) la richiesta accorata di introdurre la cessione del credito per le Aziende virtuose che sostengono lo sport attraverso le sponsorizzazioni.
Se da un lato, dunque, assistiamo impotenti alle decisioni assurde di una classe politica che non riesce davvero a guardare più in là del naso (più o meno lungo che sia, in funzione di quanto si è “Pinocchio” nel promettere e poi non mantenere), Riccardo è l’esempio perfetto di chi non si ferma al dito, ma è in grado di guardare verso la Luna. E’ stato il primo a rispondere presente, nessuno (per lo meno tra di noi che ne conosciamo lo spessore umano) aveva dubbi a riguardo, ma guai a considerarlo “scontato”.
Una presenza che quest’anno conta più di altri anni, perché stavolta più che mai si tratta di una scelta di cuore.
Riccardo Vecchi c’è, e con lei Grottazzolina è già un bel passo avanti!
V.F.
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