IL MONTICELLI A CACCIA PROMOZIONE DIRETTA.
ASCOLI – Nel raggruppamento D, di Prima categoria, per il passaggio diretto in Promozione, prova a dire la sua anche il Monticelli di patron Franco Paoletti. Tre le compagini che si contendono il primato che dà, alla squadra che se lo aggiudica, il lascia passare alla categoria superiore senza l’avvallo play off.
E’ l’obiettivo che sta cercando di raggiungere la compagine della città delle cento torri, che a meno di due giornate dalla conclusione della regular season insegue la capolista San Marco a meno di una lunghezza: 56 a 57. Da terzo incomodo, il Montottone, in coabitazione con gli ascolani. Quindi: volata a tre salvo sorprese.. La spunterà chi avrà più birra in corpo. Intanto, dopo la retrocessione dello scorso anno, in casa bianco azzurro si è pensato subito al riscatto per un immediato ritorno nei campionati che contano. Il calendario è dalla parte del Monticelli che, all’ultima giornata di campionato ospiterà, fra le mura amiche, la rivale San Marco. Il prossimo turno, che vedrà impegnato il Monticelli sul difficile campo di Montalto e il San Marco che ospiterà la Grottese dirà, come si presenteranno le due squadre, all’ultimo appuntamento di campionato che può valere un’intera stagione. Ma sentiamo, il vice presidente Giovanni Minollini, come stanno vivendo in casa Monticelli questo finale di stagione. “Non lo nascondo: siamo in piena fibrillazione presi, come siamo, dal momento che stiamo attraversando e che ci portiamo dietro sin dall’inizio di campionato – tiene a precisare il nostro interlocutore – . Per come ci eravamo preparati, sapevamo che avremmo affrontato un campionato difficile, ma con un preciso intento: immediato ritorno in Promozione. Fino a questo momento i risultati ci stanno dando ragione, conclude Minollini”. Però, all’ultima giornata, il calendario vi riserva un grosso impegno: lo scontro diretto con il San Marco, in casa. “Scherzi del calendario, che non avremmo voluto. Partita che condannerà, una delle contendenti, ai play off. Gara unica, senza appello. Dalla nostra parte abbiamo il fattore campo e il pubblico. Come dire: giocheremo in 13. Comunque, vinca il più forte”. L’augurio è che sia una bella giornata di sport e che prevalga il buon senso delle due tifoserie.