Incontro direzione Asur e Area Vasta 5, confermato lo splafonamento 750 mila euro
Il 14 giugno, per la prima volta dopo le elezioni RSU tenutesi in Aprile, si è svolto il
confronto con la direzione Asur e Area Vasta 5. Dopo la presentazione di rito delle nuove Rappresentanze Sindacali, alla presenza del Direttore Asur Dott. Marini, Abbiamo poi iniziato la discussione all’ordine del giorno, discutendo dei fondi contrattuali riservati ai lavoratori e dei tagli enormi che la Direzione ha in programma. La Direzione ha confermato lo splafonamento per un ammontare di 750 mila euro circa, conseguente, a nostro avviso, non solo alla circolare 20 del MEF, ma ad una pessima gestione dei fondi, che condizioneranno in modo negativo la vita lavorativa di
tutti i dipendenti. Nel dettaglio la proposta dell’azienda è quella di recuperare la cifra mancante non dal fondo del disagio, ma dal fondo delle fasce: il che porterà ad un blocco delle progessioni orizzontali e verticali per almeno 5 anni. La FP CGIL non aveva sottoscritto il fondo del Disagio, proposto a giugno 2017, in quanto tale accordo era carente sia dei principi giurici che economici(non era
stata quantificata la somma). ANCHE QUESTA VOLTA AVEVAMO RAGIONE…… VISTO GLI ATTI
SOPRAVVENUTI. I successivi punti all’ordine del giorno, compreso il Piano d’Emergenza della Continuità assistenzale, non è stato possibile svilupparli poiché sono stati presentati eludendo il
confronto sindacale. Siamo poi passati ad esaminare il piano ferie, dovendo rilevare l’assenza totale di una pianificazione, nonostrante il Contratto preveda l’inizio delle ferie il 1° Giugno. Non possiamo che rilevare una disparità di trattamento tra dipendenti a tempo indenterminato e quelli a tempo determinato, in quanto ci giungono notizie che le ferie, per i tempi determinati, siano state posticipate in maniera del tutto illegittima dopo il 15 Settembre. Ci risulta evidente che tale gestione continua imperterrita verso il deterioramento della Sanità Pubblica, lo svilimento del ruolo delle lavoratrici e dei lavoratori e la mancanza di rispetto verso cittadini ed utenti.