La Festa della Scuola Ascoli Piceno (26-29 ottobre 2023)
Chissà quante volte ti sarà capitato di ascoltare discorsi che ti hanno lasciato insoddisfatto (perché chi parla non sempre conosce i problemi della scuola), di raccogliere le testimonianze di colleghi meno fortunati di te o di sottoscrivere appelli d’intellettuali per un ritorno alla cultura, all’istruzione, alla vera scuola. Chissà quante volte ti sarai indignato per una legge scritta male, per un provvedimento sbagliato, per un ordine illegittimo o ingiustificato da rispettare, per un’accusa infondata o per una responsabilità che non è tua, e quante volte avresti voluto gridare la tua insoddisfazione, avresti voluto che qualcuno ti capisse, ti rappresentasse, ti dicesse come stavano davvero le cose. Chissà quante volte hai scioperato, o hai sfilato sperando di far sentire la tua voce. Quasi sempre te ne sei andato deluso, perché eravate troppo pochi, o non eravate abbastanza, perché dai portoni, dalle finestre, dai balconi o dalle entrate dei negozi le persone ti guardavano senza capire il senso della tua protesta, quando avresti voluto dirgli che quella protesta era anche la loro. Chissà quante volte te la sei presa coi sindacati, perché non ti sentivi rappresentato, senza capire che anche i sindacati soffrono della tua stessa malattia, la mancanza di strategie, la sindrome da accerchiamento, l’isolamento. Chissà quante volte ti sei indignato per essere considerato un fannullone, un laureato che ruba uno stipendio che non merita, non lavora abbastanza, né a casa né a scuola, ha un sacco di privilegi, ha troppe vacanze e così via. Chissà quante volte ti sei indignato coi politici, che ti imponevano riforme sempre più stringenti, e ti chiedevano sempre di più, dandoti poco o niente in cambio, e quante volte te la sei presa col tuo dirigente, che ti accusava di non saper insegnare, di non sapere gestire le classi, di non lavorare abbastanza, o coi tuoi stessi colleghi, quelli che, anziché schierarsi dalla tua parte, ti lasciavano solo. Troppo spesso avresti voluto protestare, ma non l’hai fatto. Hai preferito startene buono, in disparte, per non avere problemi e non crearti nemici, senza accorgerti che più agivi così più il discredito, la rivalità e l’arroganza dei tuoi avversari crescevano.
Tutto questo soffre degli stessi mali: l’impotenza, la rassegnazione, la solitudine in cui è stata costretta (e si è costretta) la scuola. Gli insegnanti hanno imparato a inviarsi mail, messaggi o appelli, si sono crogiolati nella dignità della loro professione, si sono compiaciuti per quanto erano bravi a raccontarsi la loro condizione, hanno solidarizzato e, tuttavia, hanno finito per autoescludersi e isolarsi e, senza rendersene conto, hanno accettato di dividersi in mille sottocategorie. Hanno accettato di farsi valutare e di autovalutarsi, pur sapendo che il loro parere non contava niente, e hanno imparatoa pubblicizzare le loro scuole nascondendo la polvere (le tante magagne) sotto la cattedra, senza capire che, se fuori della scuola sono visti in un certo modo, è perché sono i primi a nascondere a se stessi la verità dicendosi che tutto va bene. Hanno considerato nemici i genitori dei loro alunni, accusandoli di non essere dei buoni educatori, dimenticando che i genitori sono a loro volta vittime di una società imbalsamata e, ultimamente, regredita. Hanno spesso considerato nemici i loro stessi studenti, li hanno accusati di non saper neppure protestare senza capire che questa scuola non insegna neanche a protestare perché non sa davvero ribellarsi. Hanno inviato i loro appelli ai politici, e hanno continuato a farlo anche quando si sono accorti che non erano in realtà interessati ai problemi della scuola e degli insegnanti. Pensavano di avere il diritto di protestare, convinti che, prima o poi, qualcuno li avrebbe sentiti, ma non si sono accorti che nessuno li ascoltava perché nessuno poteva sentirli. Alla fine sono rimasti da soli a raccontarsi tutto questo, a confondere la scuola con la loro categoria, a difendere i loro ragazzi e le loro ragazze dai disastri di un’istruzione sempre più avara di cultura e di risorse.
C’è sempre una venatura eroica, e al tempo stesso un po’ malinconica, nei discorsi degli insegnanti, come di chi abbia sperimentato tante volte il fallimento di un’idea inseguita per un’intera vita senza riuscire mai a realizzarla: insegnare. Se in anni di grandi trasformazioni, più subite che condivise, non sono mancati i richiami alla mobilitazione e alla protesta, e poi le manifestazioni e gli scioperi in difesa dell’istruzione e della scuola, i vari appelli sono purtroppo caduti ogni volta nel vuoto anche per l’impotenza di una categoria delusa, divisa, demotivata, inascoltata e, spesso, rassegnata alla sconfitta. Una soluzione a tutto questo è però stata sempre a portata di mano, davanti ai nostri occhi: anziché alimentare le divisioni è necessario unirsi e allearsi con chi abbia veramente a cuore la scuola, per rompere definitivamente il suo isolamento. Piuttosto che nascondersi la verità, come troppe volte è accaduto, è necessario far conoscere anche all’esterno ciò che succede nelle nostre scuole. Solo così si può pensare di raggiungere una piena consapevolezza di sé e di proiettarla in un disegno, in una visione del futuro. Soltanto quando avranno condiviso il loro lavoro con le famiglie degli alunni, perché conoscano a fondo il contesto in cui studiano i loro figli, e le reali condizioni in cui operano, gli insegnanti potranno chiedere e ottenere – quando necessario – il loro aiuto. L’isolamento si può spezzare solo con l’informazione e la trasmissione culturale, e lo si può fare attraverso la nascita di un movimento, aperto a tutti, che organizzi ogni anno un meeting sulla scuola pubblica,confeste, concerti, conferenze, dibattiti, mostre o concorsi, le testimonianze degli insegnanti, degli alunni e dei loro genitori, la presenza di intellettuali e scrittori e la partecipazione di lavoratori e persone comuni, così da creare una cassa di risonanza tanto potente da non poter essere ignorata.
La Voce della Scuola non vuole essere un movimento di protesta, non vuole sostituirsi ai sindacati o alle associazioni di categoria e non è neppure un’organizzazione di soli insegnanti. La Voce della Scuola è un movimento di persone che si uniscono per ridare senso e dignità (oltreché voce) all’istruzione pubblica, che hanno a cuore la scuola e vogliono cambiarla, che vogliono poter condizionare, con la forza dei numeri e delle idee, dell’entusiasmo e dell’impegno, le scelte politiche dei prossimi governi. La Voce della Scuola è ora anche una manifestazione culturale, aperta alla collaborazione di tutti: La Festa della Scuola.
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Massimo Arcangeli e Diego Palma
Ufficio Stampa: Massimiliano Bellavista
Il progetto
“La Scuola Secondo me”. Potrebbe essere il titolo di un libro, ed esprime nei fatti un desiderio recondito, un sogno, un obiettivo spesso coltivato da chi vive la scuola. Nasce da questa semplice frase “La festa della Scuola”, un evento culturale organizzato da Massimo Arcangeli, responsabile dell’associazione La Parola che non Muore, in collaborazione con l’associazione La Voce della Scuola di Diego Palma. La Festa della Scuola, aperta alla partecipazione di tutti (www.lafestadellascuola.it), si svolgerà anche quest’anno – dal 26 al 29 ottobre – ad Ascoli Piceno. Vi chiediamo di partecipare. Sarà una preziosa occasione per poterci conoscere, per poterci confrontare, per poter immaginare e progettare insieme la scuola di domani. Il titolo che abbiamo scelto per l’edizione di quest’anno è La scuola ieri, oggi e domani, e i temi al centro della manifestazione saranno genitori e figli, la memoria, la visione, l’inclusione. Fra gli altri argomenti che saranno affrontati nei quattro giorni del festival:
Reclutamento del personale insegnante e precariato
Lo stato dell’arte, il dossier sui concorsi e le possibili soluzioni per una selezione diversa dall’attuale e il riassorbimento del personale precario
Inclusione e sostegno
Strategie e nuovi percorsi di specializzazione per l’insegnamento agli studenti diversamente abili (ipodotati e plusdotati), un abecedario del linguaggio inclusivo
La scuola elementare fra didattica, famiglia e territorio
Il ruolo delle famiglie in un contesto scolastico integrato, la ludodidattica, il contesto ambientale e le attività extrascolastiche
La violenza nelle scuole
Bullismo, cyberbullismo e moltiplicazione degli episodi di aggressione nei confronti degli insegnanti, lancio di un osservatorio nazionale sulla violenza in contesto scolastico
Il diritto alla crescita e alla cittadinanza
Competenze per l’insegnamento dell’educazione civica, i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO) e lo sviluppo della personalità e la crescita culturale e sociale degli apprendenti, l’intelligenza artificiale, la didattica a distanza
All’evento prenderanno parte docenti, studenti, famiglie, gruppi di coordinamento e associazioni di categoria, sindacati, giornalisti e rappresentanti della politica. Il nostro principale obiettivo, perché la scuola esca dal suo isolamento, è di progettare lascuoladi domani partendo dai problemi del presente, di lavorare tutti insieme per la ricostruzione di un sistema scolastico che valorizzi il lavoro degli insegnanti, che ne riconosca e ne salvaguardi la professionalità, che metta in primo piano i nostri ragazzi e le nostre ragazze. Una scuola unilaterale, separata dalle vite dei giovani, ne favorisce la dispersione; una scuolache coinvolga attivamente gli studenti al fine di contribuire a migliorarla li richiama invece a sé, e quegli studenti così non si perderanno (né oggi, a scuola; né domani, all’università o nel mondo del lavoro). Solo così si può puntare seriamente a una scuola che, anziché essere considerata un costo, possa rappresentare per lo Stato italiano, come per qualunque nazione abbia a cuore l’istruzione, la formazione e l’educazione alla cittadinanza, il suo più grande investimento. Una scuola che riparta dalla cultura, il vero capitale da tutelare e incrementare.
Per info e contatti: redazione@lavocedellascuolalive.it
PROGRAMMA
26 ottobre
Palazzo dei Capitani del Popolo, Sala della Ragione
Ore 14.30 Saluti istituzionali
Coordinano Massimo Arcangelie Diego Palma
Ore 15.30
Massimo Arcangeli eVincenzina Salvatore,Storia di un concorso
Con la partecipazione di Luca Palella
Ore 16.30 La scuola fra presente e futuro
Luca Malgioglio, Per una scuola “diversa”
Anna Angelucci, Insegnanti e studenti: ciò che non siamo, ciò che non vogliamo
Federico Sciocchetti, Un banco e venticinque cattedre
Coordina Massimiliano Bellavista
Ore 18.0o
Cesare Catà,La filosofia della felicità
Introduce Donatella Ferretti
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Chiostro, Polo Sant’Agostino
Ore 16.oo
Una finestra sul mondo. Laboratorio di percussioni, canto corale, strumenti etnici
Musei Civici, Polo Sant’Agostino
Ore 16.00
Laboratorio artistico Galleria Licini
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Sala dei Savi
Ore 17.30
Dinorec, Le epidemie al tempo dei dinosauri. Laboratorio per le scuole elementari
27 ottobre
Auditorium Cesare Cellini, Polo Sant’Agostino
Ore 9.00
Guido castelli, commissario straordinario per la ricostruzione nelle Marche, nell’Umbria, nel Lazio, nell’Abruzzo
Ore 9.30
Lucia Albano, sottosegretario del Ministero dell’Economia e delle Finanze, La digitalizzazione, la didattica a distanza (DAD) e l’educazione finanziaria
Ore 10.00
La politica al servizio della scuola. Tavola rotonda. Partecipano Carmela Ella Bucalo, Antonio Caso, Irene Manzi
Modera Massimo Arcangeli
Ore 10.45
Per una scuola inclusiva. Tavola rotonda. Partecipano Ornella Cuzzupi (UGL),Giuseppe D’Aprile(UIL), Gerardo Fania (FEDAL), Daniela Rosano(ANIEF), Giacomo Vitale (ADESSO SCUOLA)
Modera Diego Palma
Ore 12.00
Per la scuola della Costituzione: educazione civica, inclusione e diritti umani. Anna Bartolini(CISL), Alice Beccari(Unione degli Studenti, UDS), Antonio Renga(FLC CGIL), Ezio Sinna(Associazione professionale disciplinare dei docenti di diritti ed economia politica, APIDGE)
Modera Diego Palma
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Auditorium Cesare Cellini, Polo Sant’Agostino
Ore 14.30
Per una comunità educante. Criticità e proposte.Rosolino Cicero(presidente dell’Associazione Nazionale Collaboratori Dirigenti Scolastici, ANCODIS), Doriana D’Elia(presidente del Comitato Nazionale Docenti Immobilizzati, CNDI), Angela Mancusi(presidente del Comitato Nazionale Docenti Vincolati, CNDV), Stefano Della Posta (coordinatore del gruppo dei docenti di ruolo ingabbiati di ogni ordine e grado); Lavinia D’Agata (presidente del Movimento Nazionale Idonei con Merito) Maria Luce Bianco (coordinatrice del Comitato ATA ex Covid Uniti per la Conferma)
Modera Diego Palma
Ore 15.30
Le discipline audiovisive: necessità di un riconoscimento. Antioco Floris (Università degli Studi di Cagliari), Enza Molinari(coordinatrice nazionale del comitato docenti per la classe di concorso A07), Manlio Piva(Università degli Studi di Padova)
Modera Massimo Arcangeli
Ore 16.30
Luca Campana, Cesare Pavese e la “consacrazione” della lingua
Introduce Donatella Ferretti
Ore 17.30
Franco Cardini, Insegnare la storia
Introduce Donatella Ferretti
Ore 18.30
La scuola che vorrei… Parlano gli allievi. Con la partecipazione dell’IIS Leonardo da Vinci di Civitanova Marche (coordinamento di Anna Maria Caldarolae Maria Stefania Silenzi)
Gli studenti partecipanti presenteranno, singolarmente o in gruppo: 1) i loro progetti per una scuola futura; i progetti potranno consistere in un video, in un podcast, in un semplice racconto, ecc.; 2) gli esiti di un contest, avviato il 30 settembre e rivolto alle scuole secondarie di primo e di secondo grado, consistente nella stesura di un breve testo (compreso fra i 100 e i 500 caratteri, spazi inclusi), sul modello dei principi fondamentali del dettato costituzionale, che enunci un principio da inserire in una futura Costituzione della Scuola italiana. Questa Costituzione risulterà alla fine strutturata in una serie di articoli numerati che esprimano il senso e il valore di una scuola in grado di rispondere ai bisogni della società, di tutelare i diritti delle persone, di lavorare per l’inclusione e i diritti e i doveri di una cittadinanza fondata sull’educazione civica, di combattere ogni forma di discriminazione, di progettare il futuro. La scadenza per l’invio dell’articolo “costituzionale” è fissata per il 22 ottobre (e-mail cui spedire il breve testo: redazione@lavocedellascuolalive.it)
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Ore 16.00
Chiostro, Polo Sant’Agostino
Gli skizzati. Laboratorio di fumetto
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Ore 16.00
Musei Civici, Polo Sant’Agostino
Laboratorio artistico Galleria Licini
28 ottobre
Teatro dei Filarmonici
Ore 9.00
Fabio Di Nicola, “PANOPLIA. Aspettando Semiramide”. Veggenti, streghe, dittatori… artificiali
Ore 10.00
Franco Cardini, La questione jugoslava alla fine della Seconda Guerra Mondiale
Introduce Donatella Ferretti
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Palazzo dei Capitani del Popolo, Sala della Ragione
Ore 15.00
Duccio Balestracci, Il calendario della Terra. La natura, le stagioni, i riti
Introduce Eleonora Tassoni
Ore 16.00
Danilo Casertano, Un asilo nel bosco. Scuole naturali e scuole sostenibili
Ore 17.00
Fabio Di Nicola, L’amore universale e il mito della Grande Madre. Un tempio nel cuore dell’Ascolano. Con la partecipazione di Lavinio Velenosi, di Giulio Schifi, Silvia Giovannozzie della scuola di danza Lab22
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Chiostro, Polo Sant’Agostino
Ore 16.00
Le streghe. Il percorso dei talenti (per bambini e genitori)
Ore 18.00
Sorridanzando. Musiche e danze etniche
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Libreria Rinascita
Ore 18.30
Franco Faggiani, La manutenzione dei sensi
Introduce Massimo Arcangeli
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Teatro dei Filarmonici
Ore 21.00
Mariano Laudisi, Le scuole della felicità
Rocco Dedda , La matematica della felicità
Trifone Gargano, La letteratura della felicità
Conduce Corrado Zunino(“la Repubblica”)
29 ottobre
Ore 9.00
Escursione per la città di Ascoli
Ore 11.00
Escursione al Tempio della Grande Madre
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Chiostro, Polo Sant’Agostino
Ore 16.00
Ludoteca RIU. Laboratori creativi del riuso ed esperimenti scientifici
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Musei Civici, Polo Sant’Agostino
Ore 16.00
Laboratorio artistico Galleria Licini
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Teatro dei Filarmonici
Ore 17.00
Viviana Castelli, La plusdotazione e la scuola del futuro
Premio speciale Visioni all’eccellenza italiana all’estero (Marco Velenosi; premia Fabio Di Nicola). Premio speciale Visioni all’insegnante dell’anno (Monica Cardia; premia Mario Pittoni), allo studente dell’anno (Roberto Edoardo Perrotti; premia Viviana Castelli), al genitore dell’anno (Giada Vento; premia Diego Palma), al dirigente scolastico dell’anno (Elisa Colella, premia Cristina Costarelli), al divulgatore dell’anno (Simone Carotenuto, in arte Sim1workout; premia Massimo Arcangeli). Premio Luca Serianni. “Il segno verde” (Matteo Marchesini; premia Donatella Ferretti). Premiazioni agli studenti partecipanti al progetto La scuola che vorrei
Conduce Aldo Torchiaro(“Il Riformista”)