La Snai e i Monopoli di Stato avevano segnalto strane scommesse.
La Snai e i Monopoli di Stato, nel corso delle ultime partite della stagione 2010/2011 avevano avuto a che fare con delle strane giocate, che avevano portato alla sospensione delle scommesse sui match incriminati, ed anche alla richiesta di aiuto alla Figc su quanto stava accadendo. Ma il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete, è stato accusato da molti di immobilismo. Per Snai e Monopoli troppi ritardi – Effettivamente la Figc si è mossa troppo tardi di fronte ai numerosi appelli lanciati dalle varie agenzie di scommesse. Le ultime gare della stagione 2010/2011 erano state infatti oggetto di strani movimenti di giocate, che avevano portato Snai e Monopoli di Stato ad interrompere le scommesse su quei match. Le agenzie di scommesse avevano poi lanciato numerosi appelli alle istituzioni calcistiche, affinché la situazione venisse monitorata con particolare attenzione, per scoprire ciò che non andasse. Appelli che purtroppo sono rimasti inascoltati, visto che la bomba calcioscommesse è scoppiata, e la Figc ed il movimento calcistico italiano ne sono stati colpiti in pieno nuovamente.
Abete prova a difendersi – Di fronte agli attacchi subiti, Abete ha cercato di difendersi come meglio ha potuto. Attraverso un’intervista il presidente della Federcalcio ha dichiarato “Quello delle scommesse è un problema che investe tutti quanti, visto che Fifa, Cio e Uefa stanno lavorando da tanto tempo per sconfiggerlo. Purtroppo gli organi di giustizia sportiva non possono fare perquisizioni, intercettazioni, perché questo spetta alla giustizia ordinaria. Noi però saremo intransigenti con i responsabili“. Su De Rossi, che inizialmente era stato citato ingiustamente da alcuni indagati, Abete è stato perentorio: “Facciamo tutti attenzione con ciò che si dice, perchè De Rossi era e continuerà ad essere una colonna della Nazionale“.