Lazzari si presenta: “So tutto di Ascoli grazie a Simone Pesce”
E’ stato presentato stamane agli organi di informazione l’ultimo volto nuovo in casa Ascoli, il centrocampista Flavio Lazzari, che prima di incontrare i giornalisti si è sottoposto alle visite mediche per poter mettersi a disposzione di Mister Aglietti già per l’allenamento di oggi pomeriggio a Cascia. Ad introdurlo è stato il Direttore Sportivo Giaretta:
“Ho percepito subito che in Flavio c’era una grandissima motivazione e altrettanta voglia di riscatto dopo l’infortunio dal quale ha recuperato nel gennaio scorso” – ha detto il Direttore Sportivo – “Sono queste le caratteristiche che vogliamo percepire nei giocatori che faranno parte dell’Ascoli”.
Subito dopo la parola è passata al centrocampista romano:
“Non ho avuto esitazioni ad accettare questa piazza che conosco per storia e blasone perché a parlarmene a Novara è stato il mio compagno e amico Simone Pesce; Ascoli è stata per me la prima scelta, quindi non ho avuto esitazione, il Novara non mi apparteneva più e quando ho appreso che qui avrei ritrovato oltre al DS Giaretta anche Mister Aglietti che stimo come persone prima che come professionisti, ho accettato subito. Ho giocato in molte squadre, cambiato molti allenatori e moduli di gioco e questo è stato senz’altro per me un vantaggio perché mi ha permesso di adattarmi in più posizioni: nel 4-3-3 posso giocare sugli esterni o come trequartista dietro le punte. Sono un giocatore abbastanza fisico che fa della prepotenza atletica la sua arma migliore; sono carico e non vedo l’ora di scendere in campo oggi pomeriggio. Con Mister Aglietti ho lavorato quattro anni, due a Empoli e due a Novara, quindi conosco bene il suo metodo di lavoro, è un tecnico che mi ha sempre spronato tirando fuori il meglio di me. Lo scorso anno ho avuto un infortunio dal quale sono guarito a gennaio scorso, ma poi varie situazioni con il Novara mi hanno portato a finire fuori rosa e a non giocare. Fisicamente sono a posto, ho bisogno solo di allenarmi bene e di avere continuità”.