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Le prime parole di H’Maidat e Doudou

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A presentarsi agli organi di informazione nella sala stampa della sede di Corso Vittorio Emanuele sono stati Ismail H’Maidat e Doudou Mangni:

“Sono molto felice di essere qui” – ha esordito H’Maidat – “In tanti mi hanno parlato bene di questa Città e della piazza, so che i tifosi sono molto calorosi e ci daranno la spinta giusta per vincere le partite. Mi sento molto carico e non vedo l’ora di iniziare questa nuova avventura, vorrei dare il mio aiuto alla squadra per ottenere la salvezza. Nella prima parte di stagione ho avuto qualche problema fisico, ma ora sto bene e sono pronto per giocare se il Mister lo riterrà opportuno; mi è sembrato un tecnico con personalità, oggi abbiamo parlato e mi ha trasmesso ulteriore carica.

So che questa esperienza ad Ascoli sarà molto importante per la mia crescita, farò di tutto per fare bene. Brescia e Ascoli sono entrambe in B, è vero, ma avevo voglia di cambiare e Sabatini mi aveva parlato molto bene di Mangia e della Società, così ho deciso di venire. Mi piace giocare a due tocchi e se ho un po’ di spazio vado al tiro in porta. Non conoscevo nessun giocatore bianconero, solo Petagna, che ho avuto da avversario lo scorso anno, ma anche nelle giovanili quando io ero all’Anderlecht e lui al Milan, ci incrociammo in finale al torneo di Viareggio”.

 

 

 

Subito dopo è stata la volta di “Doudou”:

 

 

“Sono una seconda punta che all’occorrenza può giocare sull’esterno, mi piace attaccare lo spazio, sono rapido, abbastanza tecnico e con un discreto dribbling. Fisicamente sto bene, devo soltanto recuperare la condizione, ma sono venuto ad Ascoli con la testa e la mentalità giuste, mi hanno parlato molto bene della società e dell’ambiente e nella gara di Cesena ho potuto rendermi subito conto di che pasta sono fatti i tifosi, spero qualche volta di andare a festeggiare con loro dopo una vittoria. Purtroppo la partita di sabato scorso è stata condizionata dalla conduzione arbitrale, ma ora bisogna guardare avanti, abbiamo tutte le possibilità per salvarci.

Concorrenza in attacco? La concorrenza mi sprona, guai se non ci fosse, non si potrebbe dare il massimo. La mia prima parte di stagione in Turchia non è andata benissimo e quindi da qui a fine stagione voglio dare una svolta. Il mio obiettivo, sia che giochi sia che resti in panchina, è migliorarmi e farmi trovare pronto”.