Legge Regionale sullo sport e il passaporto emato-chimico
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Fabio Sturani presidente del Coni Marche: E’ un buon testo, che ci porta ad essere soddisfatti del lavoro svolto finora e che ci trova pronti a dare il nostro contributo per il futuro. Si tratta di una valida base di partenza, che però ora va sostenuta con le risorse necessarie per tutto il mondo sportivo marchigiano: su questo ci confronteremo da subito con la Regione” e prosegue “lo sport emerge come un valore fondamentale all’interno delle politiche sociali della Regione e come un diritto universale della persona, cui devono poter accedere tutti”. Prosegue l’analisi “Si tratta di un capitolo cruciale, vista anche la rilevanza del movimento sportivo marchigiano a livello nazionale: le 4864 società sportive e i circa 170.000 atleti iscritti rendono le Marche la regione italiana più sportiva dopo Valle D’Aosta e Trentino Alto Adige (con oltre l’11% di atleti sul totale della popolazione). “E’ necessario un confronto per decidere come attuarli senza pesare sulle tasche di chi fa sport, ricordando che la norma nazionale (così come la nuova legge regionale) garantisce le visite mediche gratuite a tutti i minori che fanno attività agonistica: per questo chiediamo che si apra subito un tavolo fra Coni, Regione, rappresentanti della sanità e medicina sportiva”
Francesco Massi: “tra i principali obiettivi della nuova legge ci sembra centrale quello del ‘passaporto emato-chimico’. Si tratta di una sicura novità a livello nazionale. Nessuna altra legge regionale prevede questo nuovo strumento, che consentirà la salvaguardia della salute degli atleti marchigiani e la prevenzione di eventi tragici come quelli che di recente hanno afflitto il mondo dello sport. Gli atleti saranno sottoposti a screening preventivi obbligatori per i giovani praticanti nella fascia di età tra i 14 e i 18 anni. In questa ottica sono previste intese con AVIS per il rilascio gratuito del passaporto ematico, per il quale la Regione Marche contribuirà alle spese sostenute a favore delle famiglie a basso reddito, attraverso modalità che saranno definite nel programma pluriennale”,“non meno importanti”, “le azioni che la nuova legge prevede a favore degli atleti diversamente abili: particolare attenzione sarà rivolta ad interventi per impiantistica sportiva e per l’abbattimento delle barriere architettoniche.”