Cannabis “libera” per tre anni in Danimarca
Frank Jensen, primo cittadino di Copenhagen, dopo le contestatissime “stanze protette” per gli eroinomani, rivelatesi poi, dati alla mano, una buona idea, liberalizzerà per tre anni il consumo di cannabis. Un esperimento a termine per misurare effetti, vantaggi e svantaggi. Il sindaco Jensen ha tirato dritto senza esitazione, perdendo anche un consigliere (Sophie Led) che ha preferito le dimissioni pur di non votare l’iniziativa. Ma non poteva semplicemente votare contro … ?
Droghe: un argomento delicatissimo ma lasciando da parte la morale è un problema reale da affrontare, senza pregiudizi e schemi ideologici. I tossicodipendenti esistono e non possono essere obbligati a smettere
e il concetto di “riduzione del danno” funziona, lo dicono numeri e risultati. L’idea di legalizzare l’uso di droghe leggere per tre anni consentirà di controllarne la diffusione e toglierà una bella fetta di mercato alla criminalità organizzata. Ciò che è illegale per definizione sfugge ad ogni controllo, l’uso di cannabis legalizzato consentirà di limitare il consumo alle fasce d’età più basse. Al contrario di ciò che si pensa, il “gusto” della trasgressione perde presa proprio sui più giovani e consente di delimitare l’uso in aree specifiche e in modalità stabilite dalla legge, oltre le quali si potrebbe finire dentro. Consumatori abitualie occasionali che abitualmente non delinquono perchè dovrebbero rischiare? Per controllare e limitare un fenomeno occorre farlo rientrare nelle legalità ponendo limiti e parametri per consumare senza delinquere. Può funzionare, in altri paesi funziona da decenni.