Mister Rossi “Servono i fatti sul campo, non belle parole”.
Mister Delio Rossi alla vigilia di Vicenza-Ascoli.
Dopo la gara col Cosenza aveva dichiarato di aver riscontrato poco filtro a centrocampo. Che analisi ha fatto con la squadra?
“Dobbiamo migliorare l’atteggiamento generale, spesso ci troviamo solo con un centrocampista in mezzo e non è plausibile, fermo restando che le caratteristiche dei giocatori sono quelle. Abbiamo lavorato su qualche particolare, ma, giocando ogni tre giorni, significa che devi fare defaticamento e poi valutare gli acciaccati, quindi per la cura dei particolari non c’è molto tempo”.
Vicenza e Ascoli due squadre reduci da un pesante 3-0, rispettivamente con Cittadella e Cosenza. Che partita si aspetta?
“Il Campionato di B ti pone di fronte a queste situazioni, è lungo e bastano due partite positive per invertire il trend e due negative per trovarti in una situazione che non ti auguri e che è quella nostra. Possiamo dire qualunque cosa, ma noi siamo deputati a fare i fatti sul campo, si possono dire tante belle parole, ma un calciatore, un allenatore, un addetto ai lavori può rispondere solo coi fatti, quindi domani mi aspetto una partita di una squadra che ha voglia di uscire da questa situazione per invertire il trend, anche dal punto di vista dell’attegiamento”.
L’assenza dello squalificato Brosco la costringe a rivedere il pacchetto difensivo?
“C’è anche Spendlhofer che non sta benissimo, farò di necessità virtù e sceglierò in base ai disponibili, è normale che ci siano queste situazioni; con squalifiche e infortuni avrò l’opportunità di vedere all’opera altri giocatori”.
Ieri la nomina del nuovo DS Polito. C’è grande volontà da parte della Società di invertire al più presto il trend negativo.
“Una nuova figura, scelta dalla Società perché ritiene che sia la persona idonea; sono contento perché chiunque può dare una mano nell’ambito dei propri compiti è sempre ben accetto. Gli ho dato il benvenuto, mi sono messo a sua disposizione. Per di più è stato un mio ex calciatore e, nel momento in cui l’ho rivisto sotto un’altra veste, gli ho detto ‘prima eri sotto di me ora sono io sotto di te, è un discorso di gerarchie, ho cercato anche di toglierlo dall’imbarazzo perché mi ha conosciuto come suo allenatore e ora lui è qui con un altro ruolo’.