Paralimpiadi Parigi 2024, Judo, Cannizzaro, Costa, ai piedi del podio
Azzurri sconfitti nelle finali per il bronzo, Teodori è settimo
Due quinti e tre settimi posti. La spedizione degli azzurri del Judo a Parigi si chiude con l’amarezza per le sconfitte di Carolina Costa e Simone Cannizzaro nelle finali per il bronzo, ma anche con la convinzione di aver svolto un buon lavoro negli ultimi anni. A Tokyo 2020 erano presenti due nostri atleti, a Parigi il numero è salito a cinque. C’era la speranza di portare almeno una medaglia, soprattutto con Carolina Costa, campionessa del mondo per due volte di fila nella categoria J2 +70 kg. Costa, infatti, inizia l’avventura a Parigi in modo convincente, superando nel primo incontro la francese Leze e conquistando l’accesso in semifinale. L’avversaria è la brasiliana Silva e l’azzurra, dopo un avvio equilibrato, prende il sopravvento e si porta in vantaggio grazie a un waza-ari. Quando la finalissima sembra in pugno, nell’ultimo secondo di contesa, Costa subisce un ippon e dice addio alla medaglia d’oro. Nella finale per il bronzo l’azzurra perde contro la kazaka Raifova anche a causa di una decisione arbitrale discutibile. In ogni caso, solo applausi per Carolina, la cui partecipazione alle Paralimpiadi era a forte rischio dopo il grave infortunio al ginocchio (rottura del legamento crociato)
del lo scorso 19 maggio, proprio durante un combattimento con Raifova al Gran Prix di Tbilisi. In poco più di tre mesi la 30enne siciliana, vincitrice delle ultime due edizioni dei Mondiali, è tornata sul tatami
dimostrando ancora una volta il suo enorme potenziale
Anche Simone Cannizzaro (cat. J2 -90kg) si ferma a un passo dal podio. L’azzurro perde il primo incontro con l’ucraino Nazarenko, ma si rialza subito vincendo il secondo match con il tedesco Goral e tenendo viva la speranza di entrare in zona medaglia. Nella finale per il bronzo il 27enne bresciano affronta De Azevedo Casanova, tiene testa al quotato avversario, ma subisce un waza-ari decisivo che premia l’atleta brasiliano. Da elogiare comunque il cammino di Cannizzaro che era al debutto assoluto alle Paralimpiadi.
Infine Valerio Romano Teodori (cat. J1 -90 kg), anche lui alla prima partecipazione ai Giochi Paralimpici, si piazza in settima posizione, stesso risultato centrato ieri da Camanni e Lauria rispettivamente nelle categorie J1 -73 kg e J1 -70 kg.
I COMMENTI
Sandro Di Girolamo, Presidente Fispic:
“C’è amarezza per le medaglie sfumate per un soffio. Abbiamo portato cinque atleti a Parigi ed è stata comunque un’edizione soddisfacente. Siamo pronti per ripartire e migliorarci in futuro. Ringrazio lo staff tecnico e tutti i miei collaboratori che hanno svolto un lavoro eccezionale”.
Silvio Tavoletta, Direttore tecnico della Nazionale:
“Sembrerebbe una Paralimpiade amara perché non abbiamo vinto medaglie, ma in realtà siamo soddisfatti per i progressi mostrati dai nostri atleti. Dispiace per Carolina, va ricordato che non avrebbe dovuto nemmeno partecipare a causa del grave infortunio. E’ rientrata e ha combattuto con grande determinazione. Questo è un gruppo che continuerà a crescere in vista di Los Angeles. Ringrazio il presidente Di Girolamo e la Federazione per la fiducia che ci hanno dato e i ragazzi perché ci hanno fatto vivere delle belle emozioni”.
Andrea Cesolini, Segretario federale:
“Nonostante non siano arrivate medaglie sono stati raggiunti risultati importanti, soprattutto da chi era alla prima Paralimpiade. Questo significa che il judo Paralimpico sta crescendo e guardiamo con ottimismo a Los Angeles 2028. Peccato per Carolina Costa perché avrebbe meritato la medaglia, considerando anche che la sua partecipazione ai Giochi è stata in bilico fino all’ultimo per il grave infortunio patito a maggio”.
FOTO: CIP/SIMONE FERRARO