RE NELL’OBLIO il nuovo singolo di Hot Ice
Apre il testo e ritorna in modo circolare la metafora del gioco: una partita difficile da sostenere, in cui sembriamo pedine senza controllo sui nostri movimenti (“pedina di un gioco senza autonomia”). In un loop da cui sembra impossibile uscire vincitori, il “gioco” continua, ma ci rendiamo conto che le mosse sono sempre a nostro sfavore. Una scena del video Si inserisce però una svolta nelle parole dell’autore: nel momento in cui la luce appare irraggiungibile, le uniche opzioni rimaste risultano essere “perdersi nel buio” oppure “imparare a dominarlo”. Quest’ultima è la scelta di Hot Ice, è la scelta di chi riesce ad elevarsi psicologicamente e mentalmente, pur rimanendo all’interno dello stesso contesto di partenza. È
la scelta del “Re nell’oblio”, dove l’oblio è solamente un luogo figurato e non una condizione di svantaggio. Per raggiungere tale obiettivo ci vuole una grande consapevolezza, sia della realtà dei fatti che delle proprie capacità, ma anche dei propri limiti. Il vero punto di partenza, in questo caso, è il rifiuto proprio di quella “fuga” come “risposta” alle difficoltà nelle quali ci ritroviamo catapultati. Ancora una volta, come già in “Sopra al limite”, la serena accettazione di una condizione che saremmo portati ad evitare ci può, al contrario, rendere più consapevoli e forti di fronte alle avversità di ogni giorno.
LA CANZONE
Il brano presenta una durata di quasi 4 minuti e mezzo, con intro e outro particolarmente lunghi, quasi in controtendenza rispetto agli attuali criteri radiofonici. Tuttavia, lo sviluppo musicale trasmette delle sensazioni che risultano pienamente in linea con quanto espresso a livello testuale. In particolare, il riff originario su cui sono state concepite le strofe ha da subito suggerito all’autore l’idea della corsa
come filo conduttore del brano. La produzione è stata affidata a Twister, alias Lorenzo Lambertini, artista bolognese che si occupa a 360° di musica elettronica (dall’ambient fino all’elaborazione di colonne sonore per progetti cinematografici ecc.). Il risultato è un prodotto di grande impatto, con il rap
sulla drum ‘n bass che si apre su ritornelli melodici e più vicini al pop. Le registrazioni sono state effettuate presso Apollo Limited Studio di Silea da parte di Bruce Blayne, il quale si è occupato anche del mixaggio e del master.