Subbuteo

Serie B, sfuma la promozione. Nasce un grande Ascoli

altCHIANCIANO TERME – Il sogno è sfumato sul più bello. Quando la promozione in serie A sembrava ormai cosa fatta. Dopo le tre partite di cui abbiamo dato conto nei dettagli (poi non è stato più possibile a causa dell’accavallarsi degli impegni di gioco e arbitraggio), l’Ascoli ha continuato la sua cavalcata. Nei sei incontri seguenti ha collezionato quattro successi e due pareggi (con Sessa e Sanremo), chiudendo il girone di ritorno con uno score fantastico: sei vittorie, tre pareggi e zero sconfitte per complessivi 21 punti. Un percorso che sarebbe potuto essere addirittura quasi netto se la Dea Bendata avesse dato una mano al Picchio negli scontri diretti. Così non è stato e alla fine della stagione regolare, dopo un’ultima giornata al cardiopalma, la classifica finale ha visto Chieti direttamente promosso in serie A e Ascoli e Sessa destinati allo spareggio. Con i campani classificati al secondo posto, i bianconeri avevano bisogno della vittoria per essere promossi, mentre agli avversari bastava il pari. Ad un minuto e venti secondi dalla fine il Picchio era in vantaggio, poi due gol impossibili di Ciano e Riccio hanno ribaltato le sorti del match e regalato la promozione alla Sessana.

Sei il campo non promuove Ascoli da un punto di vista sportivo, lo fa sicuramente sotto tutti gli altri aspetti. Il gruppo ancora una volta si è dimostrato granitico. Ha reagito nei momenti di difficoltà, ha combattuto col coltello tra i denti, non ha avuto cali di concentrazione. Una squadra matura, forte, consapevole dei propri mezzi. Mai timorosa e mai irretita dall’ansia di sbloccare subito il match. E’ mancata soltanto un po’ di fortuna. Niente altro.

Sconfitte come queste sono difficili da digerire e a volte lasciano segni indelebili. Chi le subisce può abbattersi e lasciarsi andare allo scoramento, oppure reagire con il cuore e l’orgoglio e trasformarle in rabbia e voglia di rivalsa, determinazione e cattiveria agonistica.

Ascoli fin dall’inizio è stato un sogno. Un sogno nato in una fredda domenica di dicembre e alimentato giorno dopo giorno dalla passione e dall’amore per questo gioco, da chi pone tre aspetti SEMPRE davanti a tutti gli altri: l’amicizia, la solidarietà tra compagni e il gruppo.

Si ricomincia. Consapevoli che la serie B del prossimo anno sarà più dura, ma anche che la corazza adesso è ancora più solida, più temprata. E più lucida. Pronta per mille altre battaglie.

 

Il sogno non finisce di certo per due “pallette” ad un minuto dalla fine.