Si riparteeeeeeee!!!!
Lo SCA riparte dalla città delle due torri e si rimette in moto alla grande!
L’occasione é il ritorno nel circuito FISCT dello storico torneo OPEN di Bologna, lo SCA si presenta con CAPELLI – CIABATTONI – FLAMINI – PIZZOLATO – VAGNONI.
L’occasione é il ritorno nel circuito FISCT dello storico torneo OPEN di Bologna, lo SCA si presenta con CAPELLI – CIABATTONI – FLAMINI – PIZZOLATO – VAGNONI.
Sabato nel torneo a squadre siamo inseriti nel gruppo con Stella Artois MI e Bologna Tigers C. Tutto sommato non è malaccio…
Ci sbarazziamo dei volenterosi bolognesi (in 3) per 4-0, quindi affrontiamo i meneghini per la leadership del girone. Prima tiratina d’orecchie al capitano che non coglie la sorpresa del 3-0 dello Stella sui bolognesi, che ci permette di centrare il 1° posto anche col pareggio. Ma forse questa gaffe involontariamente ci favorisce… scendono in campo il Ciabba e l’Indiano, proprio per testare la loro affidabilità in un match particolarmente ostico.
Giochiamo un grande incontro. Flamo s’impone su Mazzeo, Ciabba inchioda Corradi sull’1-1, l’Indiano ha la forza di rimontare Galeazzi e pareggiare anche lui per 1-1, il Capitano subisce invece il furore di Iorio e perde malamente 4-1. Non importa, siamo primi e evitiamo il barrage.
Aspettiamo alla finestra i nostri avversari ai quarti di finali e ci toccano i “cugini” del Firenze.
Confermiamo la stessa formazione e non c’è storia!
Vinciamo 2-0 ma per larghi tratti siamo sopra di tre lunghezze con una differenza reti ampiamente rassicurante.
In semifinale siamo consapevoli che ci toccherà un osso duro, ma siamo l’unica compagine di B ad essere approdata sino a questo punto…
Peschiamo Bologna Tigers A e non ci scoraggiamo.
Ritorna nel quartetto il Pizzo e l’Indiano si accomoda in panchina. Gli accoppiamenti ci soddisfano: Ciabattoni-Croatti, Flamini-Di Vincenzo, Pizzolato-Torano F. e Vagnoni-Apollo.
Ci arrendiamo senza sfigurare. Sempre in partita, la svolta avviene quando il Ciabba becca il 2-0 alla sirena del 1° tempo, quando perde il solo Flamo ma di misura. All’inizio della ripresa il Capitano passa in vantaggio, il Pizzo controlla il suo incontro ma Ciabba becca il 3-0 che taglia le gambe. Perdiamo alla fine per 2-0 ma… “va bene lo stesso!”
Nell’individuale giochiamo tutti il torneo OPEN tranne l’Indiano che fa visita ai vecchietti.
I gironi di qualificazione sono tutti abbordabili, considerato anche che la formula non prevede i barrage e che quindi si qualificano ai 16i i primi due. Ma lo scempio è il girone in cui capitano il Capitano e Pizzo. Non occorre la laurea a Princeton per capire che è una stronzata…
Nei gironi della competizione VETERAN l’Indiano pesca l’ostico Arca, perde di misura ma approda ugualmente ai quarti.
Nell’OPEN passiamo tutti tranne il Pizzo, ma quello che succede è una commedia di Woodie Allen… come da regolamento primo match fratricida, con Augusto che chiude con un rocambolesco 2-0 una partita irreale, poi il Pizzo si divora un centinaio di nitide occasioni contro Volpi e chiude così meritatamente sull’1-1. Nell’ultima partita l’onestà intellettuale del Capitano fa sì che non dilaghi contro il suo avversario per favorire il Pizzo: finisce 1-0, lo SCA non sforna biscottini caldi caldi…
Ai 16i non troviamo particolarmente ostici, tranne forse il Ciabba che pesca Colpani ma si impone 2-1. Avanziamo compatti agli 8i, ma cominciano i problemi… il Flamo becca Daniele Pochesci e chiude la sua trasferta con un divertente 0-2 dopo una bella partita, il Ciabba becca il gol subito contro Balboni e rimane invischiato tra le ragnatele del ferrarese, un Capitano nervoso vince contro Calonico al sudden death.
Tornando al torneo VETERAN, l’Indiano trova ai 4i Marinucci e conferma il suo stato di grazia passando il turno per 3-1. In semifinale contro il melmosissimo Porro, complice anche un arbitraggio non proprio all’altezza, perde 1-0 con l’unico tiro in porta dell’avversario. Deve solo prendere consapevolezza dei propri mezzi, che sono cresciuti tanto rispetto alla scorsa stagione, per centrare traguardi molto più ambiziosi!
Ai 4i Augusto incontra Croatti e si arrende così l’ultimo avamposto dello SCA, giocando così così…
Scaldiamo i motori, si torna a casa ma se questo è l’inizio ci sarà da divertirsi…C’è nell’aria la netta sensazione che il vento è cambiato, che la squadra è più quadrata e soprattutto molto maturata. Attendendo l’esordio dei fratelli Silvestri e il ritorno del figliol prodigo Santanicchia non possiamo che essere ottimisti!
Ci sbarazziamo dei volenterosi bolognesi (in 3) per 4-0, quindi affrontiamo i meneghini per la leadership del girone. Prima tiratina d’orecchie al capitano che non coglie la sorpresa del 3-0 dello Stella sui bolognesi, che ci permette di centrare il 1° posto anche col pareggio. Ma forse questa gaffe involontariamente ci favorisce… scendono in campo il Ciabba e l’Indiano, proprio per testare la loro affidabilità in un match particolarmente ostico.
Giochiamo un grande incontro. Flamo s’impone su Mazzeo, Ciabba inchioda Corradi sull’1-1, l’Indiano ha la forza di rimontare Galeazzi e pareggiare anche lui per 1-1, il Capitano subisce invece il furore di Iorio e perde malamente 4-1. Non importa, siamo primi e evitiamo il barrage.
Aspettiamo alla finestra i nostri avversari ai quarti di finali e ci toccano i “cugini” del Firenze.
Confermiamo la stessa formazione e non c’è storia!
Vinciamo 2-0 ma per larghi tratti siamo sopra di tre lunghezze con una differenza reti ampiamente rassicurante.
In semifinale siamo consapevoli che ci toccherà un osso duro, ma siamo l’unica compagine di B ad essere approdata sino a questo punto…
Peschiamo Bologna Tigers A e non ci scoraggiamo.
Ritorna nel quartetto il Pizzo e l’Indiano si accomoda in panchina. Gli accoppiamenti ci soddisfano: Ciabattoni-Croatti, Flamini-Di Vincenzo, Pizzolato-Torano F. e Vagnoni-Apollo.
Ci arrendiamo senza sfigurare. Sempre in partita, la svolta avviene quando il Ciabba becca il 2-0 alla sirena del 1° tempo, quando perde il solo Flamo ma di misura. All’inizio della ripresa il Capitano passa in vantaggio, il Pizzo controlla il suo incontro ma Ciabba becca il 3-0 che taglia le gambe. Perdiamo alla fine per 2-0 ma… “va bene lo stesso!”
Nell’individuale giochiamo tutti il torneo OPEN tranne l’Indiano che fa visita ai vecchietti.
I gironi di qualificazione sono tutti abbordabili, considerato anche che la formula non prevede i barrage e che quindi si qualificano ai 16i i primi due. Ma lo scempio è il girone in cui capitano il Capitano e Pizzo. Non occorre la laurea a Princeton per capire che è una stronzata…
Nei gironi della competizione VETERAN l’Indiano pesca l’ostico Arca, perde di misura ma approda ugualmente ai quarti.
Nell’OPEN passiamo tutti tranne il Pizzo, ma quello che succede è una commedia di Woodie Allen… come da regolamento primo match fratricida, con Augusto che chiude con un rocambolesco 2-0 una partita irreale, poi il Pizzo si divora un centinaio di nitide occasioni contro Volpi e chiude così meritatamente sull’1-1. Nell’ultima partita l’onestà intellettuale del Capitano fa sì che non dilaghi contro il suo avversario per favorire il Pizzo: finisce 1-0, lo SCA non sforna biscottini caldi caldi…
Ai 16i non troviamo particolarmente ostici, tranne forse il Ciabba che pesca Colpani ma si impone 2-1. Avanziamo compatti agli 8i, ma cominciano i problemi… il Flamo becca Daniele Pochesci e chiude la sua trasferta con un divertente 0-2 dopo una bella partita, il Ciabba becca il gol subito contro Balboni e rimane invischiato tra le ragnatele del ferrarese, un Capitano nervoso vince contro Calonico al sudden death.
Tornando al torneo VETERAN, l’Indiano trova ai 4i Marinucci e conferma il suo stato di grazia passando il turno per 3-1. In semifinale contro il melmosissimo Porro, complice anche un arbitraggio non proprio all’altezza, perde 1-0 con l’unico tiro in porta dell’avversario. Deve solo prendere consapevolezza dei propri mezzi, che sono cresciuti tanto rispetto alla scorsa stagione, per centrare traguardi molto più ambiziosi!
Ai 4i Augusto incontra Croatti e si arrende così l’ultimo avamposto dello SCA, giocando così così…
Scaldiamo i motori, si torna a casa ma se questo è l’inizio ci sarà da divertirsi…C’è nell’aria la netta sensazione che il vento è cambiato, che la squadra è più quadrata e soprattutto molto maturata. Attendendo l’esordio dei fratelli Silvestri e il ritorno del figliol prodigo Santanicchia non possiamo che essere ottimisti!