Teatro Stabile delle Marche, Marcolini a Corona: “Non resta che il commissariamento”
“Comprendo la cautela del neocommissario straordinario del Comune di Ancona, dott. Antonio Corona nel non voler assumere atti che le assisi comunali non sono riuscite, nel tempo, a deliberare; tuttavia si tratta di una posizione a mio avviso rinunciataria, in quanto, di fronte a una situazione molto critica, non consente di cogliere le opportunità offerte dalla Regione e dalla Provincia e di salvaguardare il contributo ministeriale dedicato”.
Lo afferma l’assessore regionale alla Cultura, Pietro Marcolini, che interviene sulla vicenda del Teatro Stabile delle Marche. “La Regione – ricorda l’assessore – si è impegnata con la legge di assestamento di bilancio 2012, perché vi fosse uno sforzo congiunto, da parte di tutti gli attori di questa vicenda, teso a tutelare il ruolo culturale del capoluogo e la prospettiva di una rilancio dello Stabile come punto di guida e coagulo di una rinnovata filiera produttiva teatrale regionale. Giunti a questo punto, non ci resta che procedere con il commissariamento e sarà il commissario incaricato a relazionarsi con i diversi soci, sulla base del peso specifico che ciascuno esprime nella compagine sociale, nella quale la Regione è presente con il 5,03% delle quote, la Provincia ugualmente con il 5,03% e il Comune con il 64,78%. L’obiettivo non potrà che essere quello di risanare, consolidare e rilanciare il Teatro Stabile delle Marche, cercando di sventare l’ipotesi peggiore della liquidazione e chiusura, che priverebbe la città e il territorio regionale di un servizio culturale pubblico importante, verso il quale non smetteremo di richiamare all’esercizio della responsabilità l’istituzione locale”.
Capo redattore Renzo Pincini
Giunta Regione Marche
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