Uliano:Mi sento ascolano a tutti gli effetti.
E’ a letto con l’influenza nella sua Napoli Francesco Uliano, ma non perde mai il buonumore“Dev’essere stato un eccesso di allenamenti a farmi venire febbre e raffreddore” – ironizza il centrocampista bianconero – Per non perdere ritmo e tono muscolare mi tengo in forma con corsa e palestra ogni giorno e poi devo mantenere la linea dato che in vacanza si eccede sempre un po’ con l’alimentazione…come rinunciare alle fritture di pesce?”
Ne è passato di tempo da quando giocavi nelle giovanili dell’Ascoli… “Sì, arrivai all’Ascoli a soli 15 anni facendo la trafila fra Allievi e Primavera con Favo prima e Pirozzi poi, disputando con quest’ultimo una stagione esaltante, ricordo ancora quando i tifosi vennero a sostenerci sugli spalti nella partita con l’Atalanta… L’esordio in serie B l’ho fatto quest’anno, ma in verità c’ero andato molto vicino con Sonetti, quando, a fine campionato, già retrocessi dalla serie A, il mister mi convocò per i match con Chievo, Palermo e Cagliari”.
Esordio che è arrivato quest’anno. 16 le presenza collezionate. Sei soddisfatto della tua stagione? “Assolutamente sì, l’estate scorsa non avevo grandi aspettative sulla stagione che avrei disputato con l’Ascoli, provenivo dal campionato di 1^ Divisione col Pergocrema e il mio unico intento era quello di approcciarmi nella maniera giusta al ritiro, cercare di mettermi un po’ in mostra e credo d’esserci riuscito. Come prima esperienza in B credo che non avrei potuto chiedere di più, sono molto soddisfatto a livello personale e di collettivo per l’impresa che siamo riusciti a portare a termine. Mister Castori ha rappresentato una svolta, ci ha fatto cambiare totalmente approccio alla partita, ci ha trasformati in belve – come dice lui – tanto da essere stato il principale artefice del successo”. Qual è il calciatore bianconero al quale ti avvicini di più per caratteristiche? E quello al quale ti ispiri? “A Pederzoli, anche a me piace costruire gioco, giocare palla e mettere in campo quella cattiveria agonistica che acquisisci solo con l’esperienza. Poi appena ho l’occasione di calciare, anche dalla distanza, non mi tiro certo indietro. Il calciatore al quale mi ispiro è l’interista Thiago Motta, ha personalità, forza, tecnica e spregiudicatezza, tutte qualità che gli invidio”. Il futuro di Uliano? “Ho ancora due anni di contratto con l’Ascoli, la società alla quale sarò sempre riconoscente, che mi ha cresciuto, che mi ha fatto il primo contratto da professionista. Chiaramente mi piacerebbe moltissimo restare all’Ascoli, mi sento ascolano a tutti gli effetti”. Da appassionato di calcio e tifoso napoletano, quanto ti senti colpito dalle vicende del calcio scommesse? “Sono disgustato da tutto quello che leggo e sento in Tv in questi giorni, anche se prima di dare giudizi aspetto che le indagini arrivino alla fine e che si verifichino le reali responsabilità di ciascuno”. Sorpreso dalla promozione in A del Novara? “Non moltissimo, anche se ritengo il Padova la squadra più forte della B, forza che abbiamo verificato purtroppo sulla nostra pelle. I padovani avevano inanellato una lunga serie di risultati positivi e li vedevo favoriti sui piemontesi”.